Anche un Pontefice ha le sue debolezze, le sue contraddizioni, i suoi lati umani: l’argomento è stato approfondito, al cinema, da Nanni Moretti con il suo “Habemus Papam“, programmato da Rai Movie sabato 7 dicembre alle 21.10. Il Cardinale Melville, appena eletto Papa, ha un attacco di panico e fugge via durante la cerimonia della sua proclamazione. Il conclave non può essere sciolto e il collegio cardinalizio resta in Vaticano. Per aiutare Melville a risolvere le sue contraddizioni verrà convocato uno psicoanalista, che organizza un percorso per aiutarlo ad affrontare il pontificato. Straniamento e ironia, in un contesto che Moretti aveva già raccontato anni prima col suo “La messa è finita”. Tanti premi, fra i quali il Nastro d’argento per la miglior regia e il David di Donatello per il miglior protagonista a Michel Piccoli.
All’inizio del film viene menzionato Albino Luciani, papa Giovanni Paolo I, morto dopo trentatré giorni di pontificato e che, secondo la tradizione in uso fino a prima del pontificato di Giovanni Paolo II, non aveva fatto alcun discorso alla prima apparizione dal balcone della Basilica di San Pietro. Nelle proposte di un cardinale, al nuovo papa viene consigliato di impartire una semplice benedizione oppure di fare anche un discorso come il papa appena deceduto nel film (il funerale, nelle immagini, è quello di Giovanni Paolo II).
Come d’abitudine nei film di Moretti, oltre alle musiche originali di Franco Piersanti sono presenti altri brani musicali, tra cui la canzone Todo cambia, scritta da Julio Numhauser (il fondatore dei Quilapayún): la versione nella pellicola è quella cantata da Mercedes Sosa, ed è stata usata anche nel trailer. L’uscita del film è stata accompagnata da una campagna virale, aprendo un sito ufficiale del film un mese e mezzo prima dell’uscita