Stasera in tv arriva "Gli Stuart. Un regno di sangue"
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Stasera in tv arriva “Gli Stuart. Un regno di sangue”

La guerra civile inglese

Stasera in tv arriva "Gli Stuart. Un regno di sangue"
È il 1625 e Carlo I succede al padre Giacomo come re d’Inghilterra: il suo governo autoritario, le tensioni religiose e lo scontro con il Parlamento portano alla guerra civile inglese. È il secondo appuntamento con “Gli Stuart. Un regno di sangue”, con il professor Alessandro Barbero, in onda lunedì 28 ottobre alle 21.40 su Rai Storia per “a.C.d.C.”. Per la prima volta nella storia, un re viene giudicato, condannato e decapitato dalla propria nazione. Nasce il Commonwealth diretto da Oliver Cromwell.

Dopo avere rinunciato a seguire uno zio emigrato in Virginia, Cromwell riuscì a farsi eleggere membro del parlamento come rappresentante della natia Huntingdon nel periodo 16281629. Nel suo discorso di insediamento si espresse in favore di una radicale trasformazione democratica, ribadendo tesi già espresse in un piccolo trattato da lui pubblicato sulla necessità di “dare il voto a tutti gli uomini”, idea che in seguito ripudiò. Cromwell si adoperò anche con forza nella difesa degli abitanti della regione dei Fens, nell’est del paese, minacciati dai ricchi proprietari terrieri di venir cacciati dalle proprie terre.

Dopo avere sciolto il parlamento Carlo Iregnò per gli undici anni successivi, alienandosi il consenso di molti a causa delle tasse imposte senza l’approvazione parlamentare ed imponendo una sua particolare visione “cattolicizzata” al protestantesimo della Chiesa d’Inghilterra. Quando, nel 1640, il re fu costretto dalla mancanza di fondi a riconvocare il parlamento, Oliver Cromwell fu uno dei molti parlamentari che si opposero strenuamente all’imposizione di nuove tasse finché il re non avesse acconsentito a governare con il consenso del parlamento sia nel campo amministrativo sia in quello religioso. L’impossibilità di giungere a un accordo provocò lo scoppio della guerra fra le fazioni dette, rispettivamente, dei “Parlamentaristi” e dei “Realisti”.

Cromwell era un sostenitore della causa parlamentare e la sua attenzione andava alle questioni religiose.

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