Stasera in tv arriva “Favignana, l’isola con le ali”
Tra mare e vento
Maestrale, Tramontana, Scirocco, Ponente: sono loro i padroni incontrastati dell’isola che decidono le sorti di chi naviga nelle sue acque. Il nome Favignana deriva da Favonio, l’antico nome del vento di ponente che regna sovrano in questa zona e ne governa il clima. Appena si arriva qui si capiscono subito due cose: la prima è che la natura scandisce la vita delle persone; la seconda è che gli isolani parlano sempre di tonno e di tufo, o meglio calcarenite. Intrisa di storia millenaria, l’isola deve infatti il suo sviluppo economico e la sua secolare identità alla pesca del tonno e alle cave di calcarenite.
Sin da tempi remoti è stata la “regina delle tonnare”. L’arcipelago fu acquistato nel XVII secolo dai Pallavicini Rusconi di Genova e venduto nel 1874, per un po’ più di due milioni di lire, alla potente famiglia dei Florio. Vincenzo Florio decise di prendere in gestione e rilanciare la tonnara, ma un ruolo ancor più importante lo rivestì suo figlio Ignazio che, a soli 36 anni, prese la guida dell’impero Florio.