Ad Alcamo, all’età di 15 anni, Franca Viola si fidanza con Filippo Melodia, nipote di un mafioso locale. Ma l’uomo viene accusato di furto e appartenenza a banda mafiosa. Il padre di Franca allora rompe il fidanzamento. In risposta, il 26 dicembre 1961, Filippo rapisce Franca, la violenta e la riporta a casa disonorata. La sua reputazione può essere salvata solo dal matrimonio riparatore. Ma Franca si ribella e denuncia il suo stupratore che, alla fine del processo, è condannato a undici anni di reclusione. Il coraggio di Franca contribuisce all’abrogazione della “rilevanza penale della causa d’onore” nel 1981. Finisce in Italia la terribile usanza delle “nozze riparatrici” e del “delitto d’onore”. La storia di Franca Viola è al centro di “Eco di donne combattenti” con Mirella Serri in onda venerdì 29 novembre alle 20.00 in prima visione su Rai Storia.

• La sua vicenda ispirò, nel 1970, il film La moglie più bella di Damiano Damiani, in cui la sua figura è rappresentata dal personaggio di Francesca Cimarosa, impersonata da un’allora giovanissima ed esordiente Ornella Muti, mentre il cantautore Otello Profazio le dedicò la canzone La regina senza re.
• La scrittrice Beatrice Monroy l’ha resa oggetto, nel 2012, del suo libro Niente ci fu(ed. La Meridiana), che venne però rinnegato dalla stessa Franca Viola in quanto dipingeva la figura del padre come un uomo cattivo e prepotente.
• Allo stesso modo la protagonista del romanzo Oliva Denaro di Viola Ardone, è tratta liberamente dalla figura di Franca Viola. Il testo ha anche isprirato l’omonima opera teatrale con Ambra Angiolini, nelle sale dal 2024.
• Nel 2022 la sua vicenda ha ispirato anche il film Primadonna

Si sposò nel 1968 con un compaesano e amico d’infanzia, Giuseppe Ruisi, che insistette nel volerla prendere in moglie, nonostante lei cercasse di distoglierlo dal proposito per timore di rappresaglie.