Stasera in tv arriva Dorian, l'arte non invecchia Oggi in TV: Nuova puntata di Dorian. L'arte non invecchia
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Stasera in tv arriva Dorian, l’arte non invecchia

Carla Accardi

Stasera in tv arriva Dorian, l'arte non invecchia Oggi in TV: Nuova puntata di Dorian. L'arte non invecchia

Dorian. L’arte non invecchia” – in onda lunedì 5 agosto alle 19.20 Rai 5 – ricostruisce il percorso artistico di Carla Accardi, l’unica donna tra i fondatori del gruppo Forma 1 che coniuga astrattismo e realismo, da cui col tempo l’artista si distacca alla ricerca di un suo personalissimo stile. La storica dell’arte Vittoria Coen guida alla visione e alla comprensione di documentari d’epoca che fondano su interventi della Accardi stessa che commenta le proprie opere ed espone le teorie della sua arte astratta.
Artista tra le più originali dell’arte del secondo dopoguerra italiano, era cugina della scrittrice Evi Zamperini Pucci e di Elda Pucci, nonché cognata di Nicola Badalucco, marito della sorella Anna. Dopo aver conseguito la maturità classica al Liceo Ximenes di Trapani, si trasferì a Palermo per gli studi all’Accademia di Belle Arti, conclusi nel 1947. Spostatasi a Roma, frequentò l’Osteria Fratelli Menghi, noto punto di ritrovo per pittori, registi, sceneggiatori, scrittori e poeti tra gli anni ’40 e ’70.

Nel 1947 con Attardi, Consagra, Dorazio, Guerrini, Concetto Maugeri, Perilli, sposato nel 1949, e Turcato, fondò il Gruppo Forma 1 di ispirazione formalista e marxista.

Fino al 1949 espose alle mostre del gruppo, nel 1950 tenne la sua prima mostra personale alla Libreria Age d’Or di Roma. L’anno successivo frequentò la Libreria Salto di Milano, luogo di ritrovo degli artisti del MAC. A Parigi conobbe il pittore Alberto Magnelli. Nel 1954 iniziò ad affrontare problematiche di riduzione cromatica e segnica documentate dalla personale del 1955 alla Galleria San Marco di Roma. Nello stesso anno partecipò, invitata da Michel Tapié, alla rassegna internazionale Individualità d’oggi (Galleria Spazio, Roma; Galerie Rive Droite, Parigi). La ricerca di Carla Accardi procede nella direzione dell’automatismo segnico fino all’inizio degli anni Sessanta. Nel 1965 abbandonò le tempere a favore di vernici colorate e fluorescenti da applicare su supporti plastici trasparenti, uscendo dalla dimensione del quadro.

Appuntamento assolutamente imperdibile.

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