Stasera in tv arriva “Belice, epicentro di memoria”
L’eredità di un terremoto
Dopo il sisma, gli aiuti arrivano con molta difficoltà, i soldi della ricostruzione fanno gola a molti, nessuno è preparato a una catastrofe del genere. La gente, in attesa di una casa, rimane nelle baracche anche per 40 anni e spesso la casa nuova non è quella che sembrerebbe giusta.
Il metodo di lavoro di Danilo Dolci è parte costitutiva del suo impegno sociale ed educativo: piuttosto che dispensare verità preconfezionate, egli ritiene che nessun vero cambiamento possa prescindere dal coinvolgimento, dall’esperienza e dalla partecipazione diretta degli interessati. La sua idea di progresso valorizza la cultura e le competenze locali, il contributo di ogni collettività e di ogni persona. Per questo Dolci collega la sua modalità di operare alla maieutica socratica. Il suo si configura come un lavoro di capacitazione delle persone generalmente escluse dal potere e dalle decisioni.
Nelle riunioni animate da Dolci, ciascuno si interroga, impara a confrontarsi con gli altri, ad ascoltare e decidere.
Appuntamento imperdibile.