Stasera in tv arriva "Alfredino, una storia italiana"

Stasera in tv arriva “Alfredino, una storia italiana”

Una doppia prima serata nell’anniversario della tragedia di Vermicino

Stasera in tv arriva "Alfredino, una storia italiana"

Il 10 giugno del 1981, nella campagna intorno a Roma, un bambino cadde in un pozzo. Cominciò così una vicenda straziante che per due giorni avrebbe tenuto tutta l’Italia incollata alla tv: la tragedia di Vermicino. Martedì 11 e mercoledì 12 giugno Rai 1 trasmette, in prima visione e in prima serata, alle 21.30, la miniserie “Alfredino, una storia italiana”. È la storia dell’incidente del piccolo Alfredo Rampi, e quel che ne seguì: per 48 ore i tentativi di salvare il bambino richiamarono, oltre a una gigantesca quanto sbalordita e impotente organizzazione di soccorsi, l’attenzione dell’informazione, della politica, e della gente comune di tutto il paese. La Rai avrebbe documentato ininterrottamente le vicende di Vermicino, in una diretta tv passata alla storia del nostro paese. In quattro puntate (due in onda martedì, altre due il giorno dopo) il lavoro di Pontecorvo riesce a fare un’accuratissima ricostruzione storica di quei giorni, e a mettere in evidenza il fortissimo versante emotivo che colpì al cuore tutta l’Italia. Anna Foglietta è precisa e coraggiosa nel prestarsi a interpretare Franca Rampi: i tanti italiani che in quei giorni s’incollarono al teleschermo non hanno mai dimenticato il volto e le parole di quella mamma.
La mancanza di organizzazione e coordinamento dei soccorsi, ai limiti dell’improvvisazione, fecero comprendere l’esigenza di una struttura organizzativa dedicata alla gestione delle emergenze, che negli anni successivi portò alla nascita della protezione civile.

«Volevamo vedere un fatto di vita, e abbiamo visto un fatto di morte. Ci siamo arresi, abbiamo continuato fino all’ultimo. Ci domanderemo a lungo prossimamente a cosa è servito tutto questo, che cosa abbiamo voluto dimenticare, che cosa ci dovremmo ricordare, che cosa dovremo amare, che cosa dobbiamo odiare. È stata la registrazione di una sconfitta, purtroppo: 60 ore di lotta invano per Alfredo Rampi.»

Appuntamento imperdibile.

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