Stasera in tv Arbore torna con "Appresso alla musica"
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Stasera in tv Arbore torna con “Appresso alla musica”

Una serie in venti puntate con curiosità e inediti tratti dai suoi programmi tv

Stasera in tv Arbore torna con "Appresso alla musica"

Renzo Arbore torna in tv con una versione inedita e rinnovata di “Appresso alla musica: Premiata bottega di antiquariato musicale di Renzo Arbore“.

Il programma di Rai Cultura, scritto dallo stesso Arbore con Gegè Telesforo e Ugo Porcelli, offre uno sguardo unico e coinvolgente sulla storia della musica italiana e internazionale della seconda metà del Novecento attraverso aneddoti, curiosità e contributi video spesso inediti tratti dagli show e dai programmi televisivi dello showman foggiano.

La serie – venti puntate in onda dal 4 gennaio ogni giovedì in seconda serata su Rai 2 e, in replica, dal 10 gennaio ogni mercoledì in seconda serata su Rai 5 – è uno scrigno che custodisce momenti indimenticabili delle esperienze di Renzo Arbore nel mondo dell’intrattenimento.

Ogni puntata è condotta insieme a Gegè Telesforo, che come sempre con simpatica ironia e competenza è la collaudatissima spalla del suo mentore.

In ogni episodio, Arbore si intrattiene con un importante cantante o gruppo musicale, ospitato nelle sue trasmissioni tv. Nella prima puntata tornano protagonisti una giovanissima Patty Pravo (in “Speciale per voi”), Gigi Proietti (in “Caro Totò, ti voglio presentare”), Tosca e Tullio De Piscopo (ne “Il caso Sanremo”) e Le Sorelle Bandiera (ne “L’Altra domenica”): gli spettatori avranno così l’opportunità di riscoprire le esibizioni di giovani talenti successivamente divenuti icone della musica italiana del secolo scorso. Questa nuova edizione di “Appresso alla musica” si distingue dalla precedente (che si rifaceva molto a “DOC – Musica ad origine controllata”), proprio per questa sua attenzione alle rarità e al ripasso di canzoni bellissime forse un po’ sbiadite nella nostra memoria, ma che senz’altro fanno parte della storia della musica del nostro Paese.

Proprio perché si tratta, in un certo senso, di antiquariato musicale, non va sottolineato il lavoro di restauro.

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