Stasera in tv appuntamento con "Un giorno in Pretura"
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Stasera in tv appuntamento con “Un giorno in Pretura”

il processo per il naufragio dei bambini per la Giornata in memoria delle vittime dell’immigrazione

Stasera in tv appuntamento con "Un giorno in Pretura"

In occasione della Giornata Nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione, “Un giorno in Pretura” – in onda sabato 5 ottobre alle 23.40 su Rai 3 – racconta il processo per il naufragio dell’11 ottobre 2013, nel quale persero la vita 268 migranti, tra cui circa 60 bambini. Sono le 12.39 quando giunge la prima telefonata alla Guardia Costiera italiana da parte di un barcone carico di profughi siriani. La barca è stata attaccata da un commando di libici, sta imbarcando acqua e ha a bordo diversi feriti. Individuata la posizione, però, risulta essere in acque maltesi, e quindi il tempo passa mentre si attende da parte di Malta un intervento, che sarà però tragicamente tardivo. E oggi sono imputati il Comandante Manna della Guardia Costiera, e il Comandante Luca Licciardi della Marina Militare. Accusati di omissione di atti d’ufficio e omicidio colposo plurimo. Potevano intervenire subito, salvando la vita di tante persone?

La trasmissione è l’evoluzione del programma In Pretura, ideato e curato da Nini Perno e Celestino Spada con la collaborazione di Roberta Petrelluzzi, andato in onda per due edizioni, dal 20 novembre 1985 al 27 febbraio 1987, al mercoledì e successivamente al venerdì, alle 19:35 su Rai 3.

Nelle sue prime edizioni Un giorno in pretura, condotto da Roberta Petrelluzzi e Nini Perno, veniva trasmesso in prima serata ed era molto più incentrato sull’intrattenimento: a parte rari casi in cui trattava un processo per omicidio, la trasmissione prendeva prevalentemente in esame solo processi della cosiddetta giustizia «minore», quali casi di ubriachezza molesta, furti, ricettazioni, rapine, borseggi, risse, liti condominiali, favoreggiamento della prostituzione, maltrattamenti in famiglia, sgarbi tra colleghi di lavoro, controversie legate ad un’eredità o a cause di separazione tra coniugi, guida in stato d’ebbrezza, oltraggi a pubblici ufficiali, possesso/spaccio di droga, e atti osceni in luogo pubblico.

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