Stasera in tv appuntamento con "Un giorno in Pretura"
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Stasera in tv appuntamento con “Un giorno in Pretura”

il caso della “Mantide della Brianza”

Stasera in tv appuntamento con "Un giorno in Pretura"

“La Mantide della Brianza”, è il titolo dell’inchiesta firmata da Tommi Liberti, al centro della puntata di “Un giorno in Pretura” in onda venerdì 14 giugno, alle 21.20 Rai 3. Nell’estate del 2021, a Busnago in Brianza, un ragazzo disabile denuncia ai Carabinieri una donna per avere drogato e rapinato l’anziano padre. È l’inizio di un’indagine che porta all’arresto di Tiziana Morandi, 47 anni, meglio conosciuta appunto, come “la Mantide della Brianza”. Secondo l’accusa, la donna, presentandosi come massaggiatrice su Facebook, avrebbe attirato in casa sua numerosi uomini per poi stordirli con un potente sonnifero e derubarli. L’imputata si dichiara innocente, si descrive come una ingenua, una persona che in vita sua ha fatto solo del bene. Ma sarà vero?

La trasmissione è l’evoluzione del programma In Pretura, ideato e curato da Nini Perno e Celestino Spada con la collaborazione di Roberta Petrelluzzi, andato in onda per due edizioni, dal 20 novembre 1985 al 27 febbraio 1987, al mercoledì e successivamente al venerdì, alle 19:35 su Rai 3.

Nelle sue prime edizioni Un giorno in pretura, condotto da Roberta Petrelluzzi e Nini Perno, veniva trasmesso in prima serata ed era molto più incentrato sull’intrattenimento: a parte rari casi in cui trattava un processo per omicidio, la trasmissione prendeva prevalentemente in esame solo processi della cosiddetta giustizia «minore», quali casi di ubriachezza molesta, furti, ricettazioni, rapine, borseggi, risse, liti condominiali, favoreggiamento della prostituzione, maltrattamenti in famiglia, sgarbi tra colleghi di lavoro, controversie legate ad un’eredità o a cause di separazione tra coniugi, guida in stato d’ebbrezza, oltraggi a pubblici ufficiali, possesso e spaccio di droga, atti osceni in luogo pubblico, violazioni di domicilio, il tutto per rendere più chiaro ai telespettatori il funzionamento e l’andamento della giustizia italiana. Il programma rientra in quel mitico genere televisivo che negli anni Novanta prese il nome di Tv verità.

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