Stasera in tv appuntamento con The Sense of Beauty
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Stasera in tv appuntamento con The Sense of Beauty

L’evoluzione della bellezza

Stasera in tv appuntamento con The Sense of Beauty

Da dove ha origine la bellezza? Come e perché la sua percezione cambia a seconda del tempo e dei luoghi? Esiste una bellezza universale? In altre parole: che cos’è la bellezza? Interrogativi al centro della serie “The Sense of Beauty”, in onda da giovedì 16 novembre alle 20.25 su Rai 5. Sei episodi – condotti dall’attore e scrittore Domenico Frisby insieme ad artisti, critici, filosofi e scienziati – in cui l’arte e il sapere sono le lenti attraverso le quali inquadrare il “senso” della bellezza. Il primo appuntamento è dedicato all’evoluzione della bellezza: come nasce? La risposta non è frutto della mente di un filosofo né di quella di un importante critico d’arte bensì di un esperto di cirripedi, vermi e uccelli: Charles Darwin. La sua teoria sul potere evolutivo della bellezza ci accompagna in un viaggio che parte dalle prime opere d’arte mai realizzate dall’uomo, prosegue tra i capolavori della natura, ci riporta ai grandi pensatori e capolavori classici per concludersi oggi, a Seul, nel tempio della chirurgia plastica dove il processo evolutivo è passato dalle mani di madre natura al bisturi.

La bellezza è un concetto astratto, generalmente definita come la qualità di una cosa che viene percepita (specialmente con la vista e l’udito) e che fornisce una sensazione duratura di piacere, significato o soddisfazione. La cosa può essere un luogo, un paesaggio, una persona, un essere vivente, un oggetto, un’idea o un’opera d’arte.

È considerata una parte dell’estetica, della cultura, della psicologia sociale, della filosofia e della sociologia. Il concetto opposto è la bruttezza.

La bellezza, insieme alla verità e alla bontà, è uno dei trascendentali, che sono spesso considerati i concetti fondamentali della comprensione.

Sebbene in molte culture questi due concetti siano facilmente scindibili, la definizione di concetti non oggettivi porta, infatti, all’influenza su di essi del gusto.

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