Stasera in tv appuntamento con The Great Songwriters Al Ravello Festival torna la magia del Concerto all’Alba
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Stasera in tv appuntamento con The Great Songwriters

Ian McCulloch

Al Ravello Festival torna la magia del Concerto all’Alba
Come nasce un grande classico della musica? Nascono prima le parole, la melodia o l’intenzione? Lo racconta la serie “The Great Songwriters” che, nella puntata in onda martedì 18 febbraio alle 23.20 in prima visione su Rai 5 racconta Ian McCullogh, il motore creativo della band post-punk e pop-psichedelica “Echo and the Bunnymen”. Nati a Liverpool a fine anni Settanta, mettono a segno una serie di successi di grande suggestione e impatto melodico nella decade successiva. Negli ultimi anni il nome della band è stato associato ai “Coldplay” di Chris Martin che hanno eletto i “Bunnymen” a loro numi tutelari, anche se la loro influenza si può tracciare anche nei “Verve” e nei “Radiohead” prima maniera.
In uno studio raccolto, Ian McCullogh racconta la genesi e il processo creativo dei suoi grandi successi, corredando la narrazione con un live rigorosamente acustico.
Negli anni ’80 Echo & The Bunnymen erano uno dei nomi di punta del nuovo rock inglese. Anzi, della “nuova psichedelia”, come usava scrivere buona parte della stampa. Il carismatico leader e cantante Ian McCulloch era noto anche per non risparmiarsi durante le interviste: equiparava i dischi del gruppo alle opere di Michelangelo, dichiarava di essere l’unico vero sex-symbol del pop inglese, osservava che Bono cercava di essere atletico sul palco ma era troppo grasso e gli ricordava una capra di montagna. A distanza di vent’anni, McCulloch continua a non considerare la modestia come una virtù ma invita anche a non prenderlo troppo sul serio. Sbruffonate a parte, ha alle spalle una serie di album spesso brillanti ed è riuscito a risollevare in anni recenti una carriera che rischiava l’inglorioso oblio. Rimessi in pista i Bunnymen, anche se in versione rimaneggiata, il cantante si ripresenta con un nuovo album solista: “Slideling”. Che abbia un po’ di ragione quando proclama la sua grandezza?

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