Stasera in tv appuntamento con Storia delle nostre città
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Stasera in tv appuntamento con Storia delle nostre città

Reggio Calabria

Stasera in tv appuntamento con Storia delle nostre città

Tra le città più belle della regione, Reggio Calabria ospita una gran varierà di opere artistiche e offre scorci di intensa, rara bellezza. E’ lei la protagonista dell’appuntamento con la serie “Storia delle nostre città” in onda lunedì 26 febbraio alle 22.10 su Rai Storia.

La città si affaccia sul mare, e il suo clima mite le garantisce una grandissima fertilità, fattore determinante per il mercato di ortaggi, olio e vini. I resti subacquei di colonne romane, la bellissima fortezza aragonese e la Cappella del Duomo sono solo alcuni dei suoi elementi più suggestivi. Reggio Calabria possiede anche uno dei musei archeologici più importanti in Italia, che conserva, oltre a reperti della Magna Grecia, anche gli splendidi Bronzi di Riace. Le due statue – rinvenute il 16 agosto 1972 nei pressi di Riace Marina, in provincia di Reggio Calabria – sono considerate tra i capolavori scultorei più significativi dell’arte greca, e tra le testimonianze dirette dei grandi maestri scultori dell’età classica. Le ipotesi sulla provenienza e sugli autori delle statue sono diverse, ma non esistono ancora elementi che permettano di attribuire con certezza le opere ad uno specifico scultore.

I bronzi si trovano al Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria, luogo in cui sono stati riportati il dicembre 2013, dopo la rimozione e il soggiorno per tre anni con annessi lavori di restauro. Il 16 agosto 1972, a 230 metri dalle coste di Riace Marina, Stefano Mariottini (un giovane sub dilettante romano) rinvenne a 8 metri di profondità le statue dei due guerrieri che sarebbero diventate famose come i Bronzi di Riace. L’attenzione del subacqueo fu attratta dal braccio sinistro di quella che poi sarebbe stata denominata statua A, unico elemento che spuntava dal fondo sabbioso. Per sollevare e recuperare i due capolavori, il Centro subacquei dell’Arma dei Carabinieri utilizzò un pallone gonfiato con l’aria delle bombole.

Appuntamento imperdibile.

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