Stasera in tv appuntamento con Storia delle nostre città
 | 

Stasera in tv appuntamento con Storia delle nostre città

Ascoli Piceno

Stasera in tv appuntamento con Storia delle nostre città

Tra echi medievali e rinascimentali, Ascoli propone uno scenario ricco, unico nel suo genere. La città – protagonista del nuovo appuntamento con “Storia delle nostre città”, in onda lunedì 19 febbraio alle 22.10 su Rai Storia – ha vissuto un’epoca di grande fermento artistico e intellettuale tra il Quattrocento e il Cinquecento, e tuttora lo si può cogliere passeggiando per le vie del centro storico. È inoltre possibile, attraverso alcuni itinerari archeologici, ripercorrere i fasti dell’antica Roma. Il suo fulcro è la rinascimentale Piazza del Popolo, nota anche come il “Salotto d’Italia” e sede di importanti edifici come il Palazzo dei Capitani del Popolo, la Chiesa di San Francesco e lo storico Caffè Meletti. Figura di spicco della città è il primo papa francescano, Niccolò IV, al cui nome è associata l’Università degli studi di Ascoli.

Nel corso del tempo la città fu identificata con il nome greco-romano di Asculon (Ἄσκουλον) ed Asclos, Strabone la chiamò in greco nella variante Asclon (Ἃσκλον τὸ Πικηνόν); la Tavola Peutingeriana la citò come Asclo Piceno; Paolo Diacono solo Asculus. Ad Ascoli il termine Picenum fu accostato già da Giulio Cesare che la chiamò Asculum Picenum sia per distinguerla dalla città dell’Apulia, Asculum Apulum ora Ascoli Satriano, e sia per riconoscere la sua posizione di appartenenza alla regione del Picenum Suburbicarium.

Durante il periodo delle invasioni gote e longobarde vi fu un imbarbarimento della lingua ed Asculum divenne solo Esculum senza l’aggiunta di Picenum. Intorno all’anno 1000 la denominazione della città sui documenti e sugli statuti dell’epoca fu Esculo che in seguito si trasformò in Asculo ed intorno al 1700 divenne Ascoli. Le radici del nome Ascoli non sono prive di dubbi legati alla sua etimologia, Giuseppe Marinelli scrive che la nascita dell’insediamento risalirebbe a 1600 anni prima della fondazione di Roma.

Un appuntamento atteso assolutamente da non perdere.

Autore

Articoli simili

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *