Stasera in tv appuntamento con "Speciale Tg1"
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Stasera in tv appuntamento con “Speciale Tg1”

“Argentina. Il tango di Milei”

Stasera in tv appuntamento con "Speciale Tg1"
A poco più di un anno dall’arrivo alla Casa Rosada, il Presidente argentino Javier Milei sta rivoluzionando l’assetto del Paese. Riforme, deregolamentazione, liberalizzazioni, tagli: questa la sua ricetta per uscire dalla crisi ed emanciparsi dalla tradizione peronista. A “Speciale Tg1“, in onda domenica 19 gennaio alle 23.40 su Rai 1, un viaggio di Francesca Capovani in un Paese che resta spaccato in due, in cui Milei ancora gode di un consenso del 50% e che vede una forte presenza di imprenditori italiani.
I dati macroeconomici sono in miglioramento. I mercati finanziari guardano al Paese con ritrovata fiducia e la spesa pubblica è stata ridotta di un terzo in 12 mesi. Ma il costo del cambiamento è altissimo: licenziamenti, azzeramento dei sussidi per sanità, luce, gas, trasporti. La povertà è in aumento come lo scontro sociale.
Un viaggio tra le due anime dell’Argentina, divise anche nella memoria storica della dittatura, tenute insieme dagli elementi più fortemente identitari: il tango e calcio.

Il 2025 sarà il banco di prova sul lungo periodo, in attesa del primo appuntamento elettorale del prossimo autunno.
Aveva promesso una “rivoluzione a colpi di motosega” per l’Argentina, ad un anno dall’inizio del suo mandato Javier Milei ha ottenuto importanti risultati dal punto di vista macroeconomico, ma con una povertà che è cresciuta e una classe media che fa fatica ad arrivare a fine mese. Già nel suo primo discorso dalla Casa Rosada il presidente ultraliberista aveva avvisato i suoi connazionali che sarebbero arrivati tempi duri, denunciando il disastro lasciato dal governo peronista che lo aveva preceduto. “No hay plata”, non abbiamo soldi, è diventato il refrain del suo mandato, una cura lacrime e sangue che si è abbattuta soprattutto sui conti. Per l’economista ultraliberista lo Stato è il nemico da combattere, i tagli hanno colpito ministeri ed enti pubblici.

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