Stasera in tv arriva Sciarada, il circolo delle parole
L’Altro ‘900. Ennio Flaiano
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E’ il “caso” il protagonista occulto di molte delle storie di Flaiano e “cuore” del suo capolavoro, il romanzo “Tempo di uccidere”, che vince il Premio Strega della prima edizione, nel ’47. In un giorno uggioso di dicembre a Milano, infatti, Flaiano passeggia in una via del centro con Leo Longanesi. “Mi scrive un romanzo per i primi di marzo?”, domanda l’editore. Flaiano scoppia a ridere. Ma Longanesi fa sul serio:” Se comincia subito le do un anticipo”. Tre mesi dopo esce “Tempo di uccidere”. È il detonatore di una carriera singolare, che vede Flaiano tra le più illuminate e singolari firme del nostro Novecento. Segue il sodalizio con Federico Fellini, gli anni della Dolce vita romana con gli intellettuali che s’incontrano a via Veneto, la popolarità e un successo vissuto con ironia, “di traverso” dallo scrittore pescarese, “marziano” in una metropoli affacciata sul boom economico.