Stasera in tv arriva Sciarada, il circolo delle parole
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Stasera in tv arriva Sciarada, il circolo delle parole

L’Altro ‘900. Ennio Flaiano

Stasera in tv arriva Sciarada, il circolo delle parole
“Io non intendevo assolutamente diventare scrittore. Le mie aspirazioni erano molto più modeste e direi diverse. Nella mia giovinezza non avevo idee chiare, anzi ne avevo poche ma confuse: avrei voluto diventare, non so, rilegatore di libri, falegname. Mi attiravano le arti in cui avessi potuto usare le mani e la fantasia”: così Ennio Flaiano commentava la sua vicenda intellettuale, tutta, a suo dire, legata al caso. Rai Cultura lo ricorda  proponendo una puntata monografica di “L’altro ‘900” – in onda lunedì 11 novembre alle 22.35 su Rai 5 per “Sciarada, il circolo delle parole” – realizzata attraverso le testimonianze di critici e scrittori (la curatrice delle opere Anna Longoni, lo studioso Gino Ruozzi, la giornalista e scrittrice Cristina Battocletti) e attraverso letture di brani tra i più significativi della sua opera affidati all’attore Alessio Vassallo. La puntata è arricchita anche dai materiali d’archivio delle Teche Rai e dalle carte custodite presso il Centro Manoscritti dell’Università di Pavia.
E’ il “caso”  il protagonista occulto di molte delle storie di Flaiano e “cuore” del suo capolavoro, il romanzo “Tempo di uccidere”, che vince il Premio Strega della prima edizione, nel ’47. In un giorno uggioso di dicembre a Milano, infatti, Flaiano passeggia in una via del centro con Leo Longanesi. “Mi scrive un romanzo per i primi di marzo?”, domanda l’editore. Flaiano scoppia a ridere. Ma Longanesi fa sul serio:” Se comincia subito le do un anticipo”. Tre mesi dopo esce “Tempo di uccidere”. È il detonatore di una carriera singolare, che vede Flaiano tra le più illuminate e singolari firme del nostro Novecento. Segue il sodalizio con Federico Fellini, gli anni della Dolce vita romana con gli intellettuali che s’incontrano a via Veneto, la popolarità e un successo vissuto con ironia, “di traverso” dallo scrittore pescarese, “marziano” in una metropoli affacciata sul boom economico.

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