Stasera in tv appuntamento con Roma, la grande illusione
Tra sogni e realtà
Per alcuni è la città più bella del mondo, ma c’è chi la trova caotica, rumorosa, invivibile. Troppo traffico, troppi Ministeri, troppe cupole. Forse addirittura troppa Storia. Eppure, tutte le strade portano a lei, perlomeno quelle principali. Una città “riletta” da Giuseppe Sansonna in “Roma, la grande illusione”, in onda domenica 11 febbraio alle 22.00 su Rai 5. Roma è un mondo di mezzo, in cui tutto si mescola. Collezionisti come Giuseppe Garrera, in cerca di schegge d’eterno, reperite tra i banconi degli svuota-cantine, nelle albe di Porta Portese. Scrittori come Walter Siti che hanno cercato il loro Ercole effimero nelle palestre di borgata e finiscono per raccontare il contemporaneo italiano, non solo romano. Francescani come Paolo Benanti, con i piedi tra le rovine dei Fori imperiali e la testa nel futuro, capaci di conciliare teologia ed etica della tecnologia.
Raffinati borghesi cubani che all’Actors Studio di New York hanno imparato come si diventa coatti, per entrare nel cuore di una città. Come Tomas Milian, che ha ricalcato le avventure del proprio commissario trucido sulle gesta di Nicola Longo, poliziotto senza paura, abilissimo a travestirsi da delinquente per infiltrarsi nei night romani.
Gianni Garko, un altro attore, esule dalmata e raffinato attore teatrale, ha trovato la sua Arizona alla Magliana diventando Sartana, figura mitica di tanti spaghetti western. Forte di un volto da Far West, come quello di Zdenek Zeman, uomo di Praga capace di unire tifosi laziali e romanisti. Amato e contestato con la stessa intensità, per la bellezza troppo indifesa del suo calcio. Utopista controverso, diverso ma non troppo da Maurizio Montesi, calciatore laziale vicino a Lotta Continua, sparito nel grande ventre della città. Nelle fornaci dell’Aurelio rimbombano ancora strane voci. Giurano che Lenin stava per portare la sua rivoluzione, proprio all’ombra di San Pietro.
Appuntamento imperdibile.