Stasera in tv appuntamento con “Prima della Prima”
“La rondine” del Regio di Torino
Al di là del sipario, alla scoperta dei diversi elementi che compongono la messa in scena di un’opera. “Prima della Prima”, in onda venerdì 1° dicembre alle 22.30 in prima visione su Rai 5, va dietro le quinte di “La rondine”, commedia lirica leggera di Giacomo Puccini. Per la protagonista Magda il denaro è un impedimento nella ricerca del vero amore e il regista Pierre Emmanuel Rousseau sposta l’azione dall’Ottocento al 1973 per rendere omaggio al cinquantenario del nuovo Teatro Regio di Torino. Sul podio, Francesco Lanzillotta.
Originariamente concepita come operetta, in forza di un contratto con gli impresari del Carltheater di Vienna, Puccini, insoddisfatto dell’impianto drammatico conferito dai librettisti Heinz Reichert ed Alfred Willner, volle trasformare La Rondine in un’opera vera e propria affidandosi al commediografo italiano Giuseppe Adami; la scarsa convinzione dell’autore nel buon esito dell’operazione, e anche una certa stanchezza di ispirazione, compromisero in misura determinante la gestazione del lavoro, che si trascinò attraverso continui ripensamenti fra il 1913 ed il 1915.
Sciolto il contratto con i commissionari viennesi a causa dello scoppio della prima guerra mondiale, La rondine fu rappresentata al Grand Théâtre de Monte Carlo il 27 marzo 1917 diretta da Gino Marinuzzi con Gilda Dalla Rizza, Tito Schipa e Francesco Dominici. L’accoglienza risultò nel complesso festosa, ma va ricordato che si trattava di una piazza facile in quanto abbastanza periferica.
Il 24 maggio 1917 avviene la prima sudamericana nel Teatro Colón di Buenos Aires.
La prima esecuzione italiana avvenne al Teatro Comunale di Bologna il 2 giugno di quello stesso anno diretta da Ettore Panizza con Toti Dal Monte, Aureliano Pertile e Francesco Dominici.
Il successivo 25 agosto avviene la prima nel Teatro Donizetti di Bergamo diretta da Rodolfo Ferrari e con Francesco Dominici.
Il 10 gennaio 1918 avviene la prima nel Teatro Costanzi di Roma con Beniamino Gigli e Francesco Dominici.