Stasera in tv appuntamento con Passato e Presente
Sophie Scholl, la rosa bianca
Convinti che, dopo la rovinosa sconfitta di Stalingrado, la guerra sia ormai perduta e che la parabola del nazismo sia giunta al termine, gli studenti escono allo scoperto con un volantinaggio nel cortile dell’Università. Arrestati dalla Gestapo, vengono giustiziati dopo un processo farsa durato poche ore. La più giovane del gruppo è Sophie Scholl di appena 22 anni. Quella della Rosa Bianca non è una storia di un piccolo gruppo di illusi, ma la testimonianza di alcuni giovani che hanno trovato il coraggio e la lucidità di fare ciò che milioni di tedeschi avrebbero voluto e potuto fare.
Il gruppo fu operativo a Monaco di Baviera, città nella quale diffuse sei opuscoli che invitavano i tedeschi a opporsi con la resistenza passiva al regime nazista. Un settimo opuscolo, che era stato solo progettato, non venne mai distribuito perché il gruppo cadde nelle mani della Gestapo. La Rosa Bianca era composta da cinque studenti: Hans e la sorella Sophie Scholl, Christoph Probst, Alexander Schmorell e Willi Graf, tutti poco più che ventenni. A loro si unì anche un professore, Kurt Huber, che stese gli ultimi due opuscoli.
Erano tutti di religione cristiana, sia protestanti sia cattolici, e un ortodosso (Schmorell). Sebbene i membri della Rosa Bianca fossero tutti studenti all’Università Ludwig Maximilian di Monaco, avevano anche partecipato alla guerra sul fronte occidentale e su quello orientale. Raiplay.