Un intellettuale lucido e uno scrittore multiforme, proprio come la materia da cui attinge: “
Passato e Presente”, in onda sabato 11 gennaio alle 20.30 su Rai Storia, va alla scoperta di Italo Calvino. In studio, insieme a Paolo Mieli, la professoressa Barbara Berruti. Una produzione, quella di Calvino, sempre curiosa del mondo, che si è trasformata nei lunghi decenni della sua attività. Alla fine del secondo conflitto mondiale, Calvino, come molti altri giovani, è ansioso di trasferire nel campo culturale e politico l’esperienza della lotta partigiana. Nel 1947 esce il suo primo romanzo, ambientato durante la Resistenza: “Il sentiero dei nidi di ragno”. Calvino è iscritto al Partito Comunista Italiano e scrive sul quotidiano l’Unità. Nel 1957, a seguito dell’invasione sovietica dell’Ungheria, esce dal Pci. Escono i suoi romanzi di critica sociale, ambientati durante il boom economico, un sistema che elargisce benessere e inganno, promesse e nevrosi. Nel 1967 si trasferisce a Parigi. Entra in contatto con un gruppo di intellettuali promotori di una letteratura fondata su vincoli matematici o giochi enigmistici. Per Calvino la letteratura è uno strumento per decodificare e interpretare la realtà, per uscire da quel grande labirinto che è il mondo.
Intellettuale di grande impegno politico, civile, culturale, è stato uno dei narratori italiani più importanti del secondo Novecento.
Ha seguito molte delle principali tendenze letterarie a lui coeve, dal neorealismo al postmoderno, passando per il fantasy umoristico e la fantascienza umoristica, ma tenendo sempre una certa distanza da esse e svolgendo un percorso di ricerca personale e coerente. Di qui l’impressione contraddittoria che possano offrire la sua opera e la sua personalità: da un lato una grande varietà di atteggiamenti che riflette il succedersi delle poetiche e degli indirizzi culturali nel quarantennio fra il 1945 e il 1985.
Un appuntamento importante, atteso, assolutamente da non perdere.