Stasera in tv appuntamento con Passato e Presente
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La Guerra Civile in Libano

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All’inizio degli anni ‘70 il Libano è un complesso mosaico di gruppi confessionali, sia cristiani, sia musulmani. Il Patto nazionale, siglato nel 1943, ha ordinato la spartizione del potere politico e istituzionale tra le diverse comunità in modo proporzionale al numero dei rispettivi appartenenti, concedendo la preminenza alla comunità cristiano-maronita, seguita da quella sunnita e poi da quella sciita. Una realtà analizzata da Paolo Mieli con il professor Paolo Branca a “Passato e Presente”, in onda domenica 29 settembre alle 20.30 su Rai Storia in occasione del 35° anniversario della fine della guerra. Negli anni, il rapporto numerico tra i vari gruppi è cambiato a scapito dei maroniti, grazie anche al massiccio ingresso nel paese di profughi palestinesi dell’esodo, che hanno stabilito in Libano la principale base operativa della resistenza. I musulmani libanesi, riuniti intorno al Movimento del druso Kamal Jumblatt, rivendicano un adeguamento delle quote di potere e formano un unico fronte con la resistenza palestinese. Sul fronte opposto, le milizie della destra cristiano-maronita del Partito falangista di Pierre Gemayel.

Il Grande Libano venne istituito nel 1920 dai francesi, in seno al mandato francese della Siria e del Libano, in seguito alla dissoluzione dell’Impero ottomano, estendendo i confini del Mutasarrifato del Monte Libano alle regioni di Beirut, Tripoli, Sidone, Tiro, Rashaya, Hasbaya, alla valle della Beqa’ e al monte Amil. La popolazione della nuova entità politica si ritrovò ad essere ampiamente variegata da un punto di vista religioso. In particolare, i francesi favorirono la componente cristiana maronita, mentre la componente musulmana fu più restia ad accettare la nuova istituzione, favorendo il progetto del Regno Arabo di Siria. Le due componenti discordavano politicamente: l’élite cristiana maronita, perlopiù francofila, favoriva un Libano orientato al mondo occidentale, mentre le élite musulmane sunnite sostenevano visioni panarabiste.

Le componenti del paese raggiunsero un compromesso nel 1943.

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