Oggi la storiografia tende a sfumare il concetto di frattura storica rappresentata dalle invasioni barbariche, tendendo piuttosto a parlare di “migrazioni”. I popoli germanici che migrano superando le frontiere dell’Impero Romano rappresentano la “materia umana” che si aggiunge agli altri due fattori che comporranno l’Europa medievale: la cultura classica e il cristianesimo. Pagine di storia ripercorse da Paolo Mieli e dal professor Alessandro Barbero a “
Passato e Presente”, in onda sabato 17 agosto alle 20.30 su Rai Storia. Nella formazione dei regni romano barbarici si intrecciarono tre esigenze diverse: il bisogno dei barbari di spostarsi e vivere nei territori romani in modo migliore, la resistenza dei latifondisti romani, tesi a mantenere proprietà e privilegi, infine lo sforzo di Costantinopoli di controllare questo gran movimento da lontano, manipolando gli eventi. A tutto questo va aggiunto l’operato della Chiesa cattolica. A prescindere dal dato maggioritario della componente romana, l’unione di questi gruppi umani avrebbe dato luogo a identità nazionali del tutto inedite rispetto all’impero.
Odoacre passò alla storia come colui che mise fine all’Impero romano d’Occidente, rompendo pertanto la consuetudine degli imperatori fantoccio asserragliati a Ravenna, che la storiografia moderna ha scelto come confine tra Evo antico e Medioevo. A Odoacre toccò la parte dell’Impero che comprendeva l’Italia e le zone confinanti, mentre su altre porzioni regnarono Visigoti, gli Ostrogoti, i Franchi gli Alani, ecc. L’impero romano d’Occidente era caduto, e le sue vestigia italiche avevano ormai ben poco della loro originaria natura romana.
Il periodo successivo alla deposizione dell’ultimo imperatore romano Romolo Augusto e alla fine dell’Impero romano d’Occidente del 476 vide lo stabilizzarsi di nuovi regni romano-barbarici, che si erano andati formando nelle ex province romane a partire dal V secolo e che, inizialmente, facevano parte ed erano stati formalmente dipendenti dall’impero.
Un appuntamento importante, assolutamente da non perdere.