Stasera in tv appuntamento con Paradisi da salvare Fortunatamente, la biodiversità di questi parchi nazionali è in ottime condizioni, tutelata non solo da nutrite compagini di guardiani, ma anche da scienziati e giovani volontari che scendono in campo lavorando tutti insieme. Un segnale di speranza, per questa splendida foresta arroccata sulle montagne, lontana dall’uomo e la sua avidità.
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Stasera in tv appuntamento con Paradisi da salvare

Canaima, gli altipiani del Venezuela

Stasera in tv appuntamento con Paradisi da salvare Fortunatamente, la biodiversità di questi parchi nazionali è in ottime condizioni, tutelata non solo da nutrite compagini di guardiani, ma anche da scienziati e giovani volontari che scendono in campo lavorando tutti insieme. Un segnale di speranza, per questa splendida foresta arroccata sulle montagne, lontana dall’uomo e la sua avidità.
Nel sud-est del Venezuela, il Parco di Canaima combina vaste foreste tropicali, savane aride e imponenti montagne dalla cima piatta, i tepuis. Lo racconta il doc “Canaima, gli altipiani del Venezuela”, in onda domenica 24 novembre alle 21.15 in prima visione su Rai 5 per la serie “Paradisi da salvare“.
Su questi altipiani gli esseri viventi hanno inventato incredibili strategie per sopravvivere alle condizioni estreme di pioggia e temperatura. Nelle foreste tropicali possiamo osservare specie rare come l’anaconda, la raganella del giaguaro o la lontra gigante. Ma il parco è oggi minacciato dall’aumento del turismo, dalle pratiche degli indigeni e dalla ricerca illegale dell’oro.
In questo contesto, una nuova generazione di scienziati sta intervenendo in questi territori isolati per identificare nuove specie, comprendere i segreti di questi biotopi e proteggere l’ambiente.

Canaima ha una fauna molto varia, che si distribuisce nel parco in base a molteplici fattori ambientali come l’altitudine e il tipo di vegetazione.[3] Tra le specie presenti si trovano:

Armadillo gigante (Priodontes maximus), lontra (perro de agua) gigante (Pteronura brasiliensis), formichiere gigante (Myrmecophaga tridactyla), giaguaro (Panthera onca), bradipo didattilo (pereza de dos dedos, Choloepus didactylus), pitecia dalla testa bianca o saki (mono viuda, Pithecia pithecia), scimmia satanasso (mono capuchino del Orinoco (Chiropotes satanas), roditore endemico del tepuy Roraima (Podoxymys roraimae), marsupiale endemico delle cime dei tepuy (Marmosa tyleriana), aquila arpia (Harpia harpyja), il pappagallo nano guacamaya (Diopsittaca nobilis), pappagallo scuro (cotorra morada, Pionus fuscus), sapito minero (Dendrobates leucomelas).

Il parco include la totalità del bacino marginale destro del fiume Caronì e due delle cascate più alte del mondo, il Salto Angel e il Kukenán, nonché una grande quantità di cascate di minore altezza.

Il parco include il bacino marginale del fiume Caronì e due delle cascate più alte del mondo, il Salto Angel e il Kukenán.

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