Stasera in tv appuntamento con Paradisi da salvare
Daintree, l’Australia delle origini
A ciò si aggiunge il ruolo cruciale di alcune specie marine, come i pesci pagliaccio, impegnati nella preservazione della stessa Barriera.
Daintree resta tuttavia fragile. Il canguro arboricolo e il casuario dall’elmo, ad esempio, sono minacciati dal disboscamento, dalla frammentazione del loro habitat e dalla deforestazione, a vantaggio della coltivazione della canna da zucchero che contribuisce peraltro all’inquinamento dei fiumi.
Alcune specie di alberi, inoltre, iniziano a patire a causa dei cambiamenti climatici.
Gli scienziati, grazie a una gru, hanno deciso di lavorare direttamente nel cuore della foresta, al fine di comprendere meglio le strategie da introdurre per salvaguardare questo bene prezioso. E i cittadini, raggruppati in associazioni, stanno pian piano acquistando appezzamenti di terreno e ripiantando massicciamente gli alberi per riportare questo gioiello alla sua dimensione originaria.
Infine, il riscaldamento degli oceani minaccia l’ecosistema della Grande Barriera Corallina, la cui biodiversità ha impiegato milioni di anni per svilupparsi. Come misura preventiva, gli scienziati hanno creato un’enorme banca di coralli per preservarne la diversità genetica.