Marcello Panni con autoironia si definisce “l’ultimo musicista”, perché è rimasto il più anziano testimone di una stagione irripetibile della cultura italiana. Incontrarlo oggi significa conoscere una singolare figura d’artista che, sia come direttore d’orchestra sia come compositore, ha attraversato i periodi più fertili della musica contemporanea. “Non le solite note”, prodotto da LAMPiC in collaborazione con Rai Documentari e in onda venerdì 20 settembre in seconda serata su Rai 3, mostra il dietro le quinte della sua più recente produzione, i Pop Songs, lasciando intuire come il Maestro sia rimasto nel profondo lo stesso “ragazzo” entusiasta di quando ha iniziato gli studi musicali.
Nato a Roma nel 1940 e cresciuto in una casa frequentata da musicisti del calibro di Nino Rota e Igor Stravinskij, Marcello Panni aveva la musica nel suo destino. Dopo la morte di Ennio Morricone, è riconosciuto come decano di Nuova Consonanza, il movimento d’avanguardia che, negli anni ‘60 del secolo scorso, ha cambiato il modo di fare musica colta in Italia. Panni, noto per aver svolto un ruolo fondamentale nella carriera di Luciano Pavarotti, in qualità di suo “direttore d’orchestra di fiducia”, ha collaborato con i più grandi protagonisti della musica contemporanea: Berio, Bussotti, Cage, Feldman, Glass.
Rai Documentari rende omaggio a Marcello Panni con un docu-ritratto che racconta le sue esperienze di uomo e di artista, sempre al centro della musica. Un mondo fatto di suoni e di incontri che hanno messo in gioco la personalità di un uomo che, a 84 anni compiuti, è pieno di progetti e idee per il futuro.
Autori: Sandro Cappelletto, Tecla Sansolini. Regia: Antonio Farisi. Produttore Rai: Fabio Mancini. Fotografia: Luca De Marinis. Montaggio: Eleonora Marino, Marco De Marinis.

Panni di è diplomato in Pianoforte, Composizione, Direzione d’orchestra a Santa Cecilia.