Stasera in tv appuntamento con Nel secolo breve
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Stasera in tv appuntamento con Nel secolo breve

1953, la conquista dell’Everest

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La storica impresa degli alpinisti Tenzing Norgay ed Edmund Hillary che per primi il 29 maggio 1953 scalarono l’Everest, la montagna più alta della Terra: è l’argomento al centro della puntata curata da Emanuele Colarossi di “Nel secolo breve”, la serie di Rai Cultura introdotta e commentata dal professor Alessandro Barbero, in onda venerdì 30 agosto alle 21.10 su Rai Storia.
“Nel secolo breve” è un programma di Alessandra Bisegna, Peter Freeman, Andrea Orbicciani, Clemente Volpini con la regia di Nicoletta Nesler.

imi tentativi di raggiungere la vetta dell’Everest risalgono al 1921, quando furono organizzate alcune spedizioni britanniche. Durante la spedizione del 1924, George Mallory e Andrew Irvine scomparvero provando a conquistare la vetta dalla cresta nord e nord-est. Mallory morì durante la discesa. Il suo cadavere fu ritrovato 75 anni dopo: il 1º maggio 1999 il gruppo di ricerca dello statunitense Eric Simonson lo identificò su uno spuntone a 8 290 m di quota sulla parete nord, poco sotto il punto dove nel 1933 era stata rinvenuta una piccozza che si presume appartenesse ad Andrew Irvine.[13]

Non è appurato se i due siano caduti dopo aver raggiunto la cima o, più probabilmente, dopo aver rinunciato al tentativo. Altri indizi potrebbero derivare dalla macchina fotografica presumibilmente in possesso di Irvine, il cui corpo però è ancora disperso. Ad alimentare ulteriori dubbi furono le dichiarazioni di Mallory: disse che nel caso fosse riuscito a raggiungere la cima, vi avrebbe lasciato una foto della moglie, foto non trovata sul suo cadavere.

La prima ascensione filmata fu fatta nel 1952, un anno prima di Edmund Hillary, dalla spedizione svizzera diretta dal medico ginevrino Edouard Wyss-Dunant con René Dittert come capo guida, che inaugurò la via all’Everest dal Nepal. I membri erano quasi tutti del Club Alpin l’Androsace e del cantone di Ginevra che, assieme all’Università di Ginevra, finanziarono in gran parte la spedizione.

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