Due serate in compagnia di Oblivion e Rimbamband, due formazioni di musicisti e performer che portano la comicità nella canzone, fondendo leggerezza e talento: è il ciclo “
Musica da ridere” che Rai Cultura propone da sabato 20 luglio alle 21.15 in prima visione su Rai 5. Si comincia con “Oblivion Rhapsody”, uno show per festeggiare i primi dieci anni di tournée. In piena crisi di mezza età i cinque rigorosi “cialtroni” sfidano sé stessi con un’inedita e sorprendente versione acustica della loro opera omnia. Uno spettacolo che toglie tutti i paracadute per arrivare all’essenza dell’idiozia: cinque voci, una chitarra, un cazzotto e miliardi di parole, suoni e note scomposti e ricomposti a prendere nuova vita.
Per la prima volta gli Oblivion salgono sul palco “nudi e crudi” per distruggere e reinventare le loro hit, dopo aver sconvolto senza pietà quelle degli altri. “Oblivion Rhapsody” è un gigantesco bigino delle performance più amate e imitate che parte dalle famose parodie dei classici della letteratura, passando per la dissacrazione della musica a colpi di risate, un viaggio lisergico che ripercorre anni di raffinate e folli sperimentazioni, senza soluzione di continuità, in lungo e in largo, di palo in frasca. Gli Oblivion sono Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelli. Una produzione Agidi. Scene: Lorenza Gioberti. Costumi: Elisabetta Menziani. Luci: Aldo Mantovani. Regia di Giorgio Gallione.
Il gruppo ha come modelli artistici il Quartetto Cetra, Rodolfo De Angelis, Giorgio Gaber e i Monty Python, tutti artisti a cui vengono dedicati in scena omaggi sotto forma di parodie dei principali lavori. Talvolta sono stati accostati a i Gufi, di cui non hanno però brani in repertorio. Si considerano una sorta di “sperimentazione genetica di incrocio” fra i Cetra e i Monty Python.
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