Stasera in tv appuntamento con Mai più trasmessi
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Stasera in tv appuntamento con Mai più trasmessi 

“1973: Serata con Carla Fracci”

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Un numero unico di Antonello Falqui registrato a colori al tempo del bianco e nero, premiato con la Rosa di Bronzo a Montreaux, e mai più proposto integralmente dal maggio 1973, ma solo a frammenti in varie Techetè. Lo ripropone “Mai più trasmessi”, la nuova trasmissione Rai Cultura con il commento di Simona Vanni, in onda mercoledì 5 marzo alle 21.10 in prima visione su Rai Storia. Suggestivi il “passo a tre” della Fracci con le gemelle Kessler e gli interventi di Franca Valeri, che finge di essere la sua insegnante. E c’è anche la Fracci al Regio di Parma nel 1973, in un passo a due con il ballerino francese James Urbain nel Romeo e Giulietta di Prokofiev.

Avrebbe voluto “far la parrucchiera”. È diventata l’icona italiana del balletto e una delle più fulgide étoiles del panorama mondiale. Carla Fracci. Una vita, la sua, che pare una fiaba, come appunto sono quelle della danza: magiche, trasognate. Carla Fracci nasce a Milano il 20 agosto 1936, per un pelo ancora nel segno del Leone. Il padre è tranviere, la mamma casalinga. Ha una sorella più piccola. Carla è gracilina, ma ha “un bel faccino”. Sarà quello a farla accettare, come riserva, alla Scuola di ballo della Scala dove viene presentata nel 1946, su suggerimento di un’amica di famiglia, a dieci anni. La guerra è appena finita. L’Italia esce a fatica dagli orrori e dalla distruzione. Carla l’ha trascorsa da sfollata nel cremonese, in campagna, tra campi, fiori, animali da cortile. Niente giocattoli. È una ragazzina serena. La novità della scuola di ballo non la entusiasma più di tanto. Le lezioni sono piuttosto noiose. Però col passare degli anni, l’allieva manifesta progressi, avvisaglie che non sfuggono all’occhio delle insegnanti, tanto che al “passo di addio” delle diplomande è scelta per un ruolo di coprotagonista.

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