Stasera in tv appuntamento con Lungo il fiume e sull’acqua
L’Arno

A dispetto della notevole estensione del suo bacino idrografico (il quinto d’Italia dopo Po, Tevere, Adige e Tanaro), l’Arno ha un regime relativamente torrentizio, a causa della natura dei terreni circostanti (marne e argille impermeabili a esclusione di una modesta porzione del suo affluente Elsa) e dall’indiscriminato prelievo delle sue acque per uso agricolo e industriale (fino agli anni ’40 del XX secolo era navigabile fino a Signa); da ciò si spiegano le magre quasi totali lungo tutto il corso: a Firenze per esempio a fronte di una portata media annua copiosa di circa 60 m³/s, d’estate il fiume è sceso in una straordinaria e lontanissima annata (1954) a 1 m³/s (per evidenti limiti tecnologici e di comprensione del corso d’acqua le misurazioni erano molto meno accurate e verosimili rispetto a oggi dato la facilità e la naturalezza del fiume nello scorrere anche al di sotto della parte visibile delle pescaie e anche del suolo nelle zone di riporto a valle delle stesse come per esempio alla pescaia delle Cascine), a Pisa, dove l’Arno ha ricevuto tutti i suoi affluenti e quasi raddoppiato la sua portata media, negli anni ’30 del XX secolo una volta giunse a 2 m³/s.
Appuntamento assolutamente imperdibile.