Stasera in tv appuntamento con “Le mani dell’arte”
Gli “aiutanti” dei grandi
Gli artisti contemporanei non sono gli unici ad aver trovato un valido sostegno nei loro tanti collaboratori che operano nell’anonimato. Giotto, Verrocchio, Michelangelo, Bernini, Canova, Thorvaldsen e altri grandi artisti del passato erano circondati, nelle loro botteghe e nei loro atelier, in certi casi anche da decine di giovani artigiani, apprendisti, ragazzi di bottega: alcuni di questi si dimostravano così abili e talentuosi da diventare artisti loro stessi. Si pensi, per esempio, al caso di Leonardo da Vinci, che cominciò la propria carriera, giovanissimo, come collaboratore del Verrocchio.
Sono trascorsi secoli, ma ancora oggi l’Italia vanta una tradizione di abili e sconosciuti artigiani che prestano il loro talento e le loro mani ai grandi nomi dell’arte internazionale, che decidono di giungere proprio in Italia per affidare le loro idee e le loro visioni a maestranze qualificate, custodi di antiche tecniche e tradizioni.