Stasera in tv appuntamento con La strage di Boves
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Stasera in tv appuntamento con La strage di Boves

19 settembre 1943

Stasera in tv appuntamento con La strage di Boves

Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, cominciano a nascere le prime formazioni partigiane. Boves, provincia di Cuneo, è una delle prime città in cui si sviluppa questo fenomeno. Ma il 19 settembre i tedeschi, guidati dal maggiore Joachim Peiper, uccidono 23 persone. Rai Cultura propone “19 settembre 1943. La strage di Boves”, uno speciale di Sara Chiaretti, Vincenzo Reale, Clemente Volpini, con la regia di Leonardo Sicurello, in onda martedì 10 settembre alle 22.45 su Rai Storia. Tra le vittime della strage anche il parroco don Giuseppe Bernardi e il viceparroco don Mario Ghibaudo, di appena 23 anni, freddato da una raffica, mentre stava benedicendo un anziano colpito a bruciapelo davanti agli occhi del nipote. Con la narrazione della storica Isabella Insolvibile e straordinarie testimonianze d’archivio – tra queste quelle di Nuto Revelli, Dino Giacosa e Faustino Dalmazzo – lo speciale racconta la tragica storia di una strage impunita.

Le SS, comandate dall’Oberführer Theodor Wisch e dal Sturmbannführer Joachim Peiper, occuparono Boves, e convocarono immediatamente il parroco, Don Giuseppe Bernardi, e il commissario della prefettura. Non trovando traccia di quest’ultimo, il suo posto viene preso dal bovesano Antonio Vassallo. Ai due viene intimato di organizzare un’ambasceria presso i partigiani, chiedendo la restituzione degli ostaggi, pena la rappresaglia su Boves.

Il parroco chiede al comandante tedesco di scrivere su un pezzo di carta che avrebbe risparmiato il paese se l’ambasceria fosse andata a buon fine. Ma il comandante risponde che non ce n’era bisogno e che la parola di un tedesco valeva più di cento firme di italiani. Con un’auto e una bandiera bianca don Bernardi e Vassallo risalgono la valle alla cui guida vi è Dalmasso superando vari posti di blocco tedeschi, fino a raggiungere il luogo base dei partigiani. Dopo una lunga trattativa, pur col dubbio di cedere l’unica garanzia contro la rappresaglia tedesca, i partigiani riconsegnano gli ostaggi.

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