Stasera in tv appuntamento con La bussola e la clessidra
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La via del guerriero: Geoffroi De Champagne

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Le gesta di un cavaliere francese, Geoffroi de Champagne, che sceglie di entrare nell’ordine dei Cavalieri templari. Le segue il professor Alessandro Barbero in “La bussola e la clessidra”, in onda lunedì 13 gennaio alle 23.00 su Rai Storia. Attraverso Geoffroi rivivono l’addestramento dei cavalieri e la loro formazione spirituale, fino alle battaglie che li renderanno famosi.

Geoffroi nacque nel castello di Villehardouin, sito a circa 30 km ad est della città di Troyes, fra Arcis-sur-Aube e Bar-sur-Aube, nell’attuale dipartimento dell’Aube. La data di nascita (1160) è solo presunta: certo è che dovette nascere fra il 1150 e il 1164. Proveniente da famiglia di nobile stirpe, verso il 1190 fu nominato siniscalco della Champagne e probabilmente accompagnò il suo signore, conte Enrico II di Champagne, alla terza crociata (1189 – 1192). Allorché, per porre rimedio all’insuccesso di quest’ultima si dovette ricorrere ad una quarta crociata, Geoffroi aderì ad essa nel corso di un torneo che il successore di Enrico, Tebaldo III di Champagne, aveva organizzato nel 1199.

Nel 1201 Geoffroi fu nominato dal comandante designato della quarta crociata, Tebaldo III di Champagne, ambasciatore presso la repubblica di Venezia, allo scopo di negoziare il trasporto dei crociati in Terrasanta. La morte improvvisa di Tebaldo (24 maggio 1201) rese necessaria la nomina di un altro comandante e Geoffroi appoggiò in questo Bonifacio I del Monferrato. I crociati, raccoltisi a Venezia non si diressero subito verso la Palestina ma, non essendo in grado di pagare ai veneziani l’intero costo del loro trasporto, accettarono di recarsi prima a Zara per riconquistarla alla città di Venezia cui Zara si era ribellata.

Zara fu conquistata nel 1202 e Alessio IV, nipote dell’imperatore di Bisanzio Alessio III, promise ai crociati, in cambio della deposizione dello zio e della sua intonazione, denaro e la ricomposizione dello scisma del 1054. Questa ultima proposta fu appoggiata dal doge Dandolo.

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