Stasera in tv appuntamento con La bussola e la clessidra
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Stasera in tv appuntamento con La bussola e la clessidra

La battaglia di Canne

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La grande battaglia che si svolse nei pressi dell’antica città di Canne, in Puglia, nell’agosto del 216 avanti Cristo, ai tempi delle guerre puniche. La analizza il professor Alessandro Barbero in “La bussola e la clessidra”, in onda lunedì 14 ottobre alle 21.40 su Rai Storia. A Canne il generale cartaginese Annibale riportò una schiacciante vittoria sui romani e i confederati italici condotti dai consoli Gaio Terenzio Varrone e Lucio Emilio Paolo. Decisiva la manovra a tenaglia dell’esercito cartaginese, che accerchiò i romani con la fanteria ai lati e la cavalleria alle spalle.
Poco dopo l’inizio della seconda guerra punica, il generale cartaginese Annibale giunse in Italia, attraversando le Alpi durante l’inverno. Vinse rapidamente due importanti battaglie contro i Romani: la battaglia della Trebbia e la battaglia del Lago Trasimeno, precedute dalla vittoria sui Romani in uno scontro minore, la battaglia del Ticino. Soprattutto la sconfitta sul Trasimeno, in cui l’esercito romano fu quasi annientato, fece tremare Roma; dopo aver subito queste sconfitte, i Romani nominarono Quinto Fabio Massimo dittatore per affrontare la minaccia. Fabio, consapevole delle superiori capacità militari dell’avversario, adottò tattiche di logoramento per affrontare Annibale, intercettando le sue vie di rifornimento ed evitando di impegnarsi in una battaglia campale; da questo suo comportamento derivò il suo soprannome di “Temporeggiatore” (Cunctator), inteso in senso altamente dispregiativo da parte dei Romani, i quali avrebbero voluto un atteggiamento offensivo per vendicare il più presto possibile le sconfitte precedenti.
Non appena il popolo e la dirigenza politica romana ebbero superato la crisi politico-morale causata dalle vittorie iniziali di Annibale, venne rimessa in discussione la saggezza della strategia di Fabio, che sembrava sterile e passiva e che apparentemente aveva solo favorito il consolidamento e il rafforzamento dell’esercito cartaginese sul territorio italico occupato.
Un grande appuntamento, importante, atteso, assolutamente da non perdere.

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