Stasera in tv appuntamento con Jonathan degli orsi
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Stasera in tv appuntamento con Jonathan degli orsi

Un western ecologista

Stasera in tv appuntamento con Jonathan degli orsi

Lunedì 19 agosto, Rai Movie, alle 21.10, propone “Jonathan degli orsi” di Enzo G. Castellari, un western ecologista che racconta della lotta dei popoli per la difesa delle proprie terre. Nord America, Jonathan Kowalsky, interpretato da un magnifico Franco Nero, a sei anni rimane orfano dei suoi genitori, cercatori d’oro che vengono uccisi. Il bambino – dopo aver legato una fraterna amicizia con un altro cucciolo, ma di orso – viene adottato dal capo degli indiani Dakota. Jonathan nella sua vita cercherà di vendicare i suoi genitori e, dopo aver capito che l’odio distrugge, tornerà alla sua tribù per difenderla da un losco personaggio che vuole impadronirsi della terra della riserva indiana per sfruttarne i preziosi giacimenti petroliferi.
“Jonathan degli orsi” (Italia, Russia -1995) di Enzo G. Castellari, con John Saxon, Franco Nero, Rodrigo Obregon, Floyd Red Crow Westerman, David Hess.

Il film offre temi di ecologia, differenze culturali e rispetto degli uomini, indifferentemente dal colore della pelle, che sia questa rossa per gli indiani, nera per gli afroamericani, gialla per i cinesi o bianca per ex-coloni europei. Come per altri spaghetti-western, la vendetta e la violenza rischiano di oscurare gli altri temi, nonostante il film sia stato realizzato molto dopo il declino del suo genere.

Lo stile di Castellari è riconoscibile per una serie di stilemi che tornano in quasi tutti i suoi film:

I ralenti, presenti in ogni suo film e mutuati da quelli presenti in Il mucchio selvaggio, diretto da Sam Peckinpah.

Un incipit secco che passa subito all’azione.

Un montaggio veloce e frammentario.

Sparatorie che si svolgono in luoghi per la maggior parte chiusi (come garage o fabbriche abbandonate).

Un utilizzo della musica con le scene d’azione spettacolari.

Castellari era stato scelto per dirigere Zombi 2, ma rifiutò perché riteneva di non essere in grado di dirigere un horror.

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