Stasera in tv appuntamento con il "Trionfo Romano"
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Stasera in tv appuntamento con il “Trionfo Romano”

Note dal Seicento

Stasera in tv appuntamento con il "Trionfo Romano"
Uno storico concerto celebrativo di fine Seicento, che vide protagonista Arcangelo Corelli con un organico di oltre 50 strumentisti in una Piazza di Spagna allestita a festa: un evento ricostruito a Palazzo Farnese, sede dell’Ambasciata di Francia a Roma, da “Trionfo Romano”, che Rai Cultura ripropone sabato 15 febbraio alle 19.35 su Rai 5. Protagonisti l’Ensembles Exit/Hemiolia, l’Orchestra Nazionale Barocca dei Conservatori e il soprano Marie Perbost, diretti da Emmanuel Resche-Caserta. Direzione artistica a cura di Michele Gasbarro, regia di Marco Coldagelli.

Arcangelo Corelli, considerato tra i più grandi compositori dell’Età barocca. Fondamentale fu il suo contributo allo sviluppo della forma musicale del Concerto grosso, che egli portò all’apice della perfezione.

Studiò a Bologna, dove nel 1670 venne accolto nell’Accademia Filarmonica. Nel 1675 si stabilì a Roma dove fu dal 1679, violinista del Teatro Capranica, e si perfezionò nella composizione. Nel 1679-1680 soggiornò forse in Germania; ma la sua attività si svolse esclusivamente a Roma, dove ebbe come suoi protettori e mecenati i cardinali Benedetto Pamphilj e Pietro Ottoboni.

Fu inoltre in buoni rapporti con Cristina di Svezia, per la quale non solo compose sonate destinate agli intrattenimenti privati di Palazzo Riario (ora Corsini), ma diresse anche ampie compagini strumentali. Si ricorda a tal proposito l’esecuzione, avvenuta nel 1687, di un’Accademia per musica di Bernardo Pasquini in onore dell’ambasciatore d’ Inghilterra, con la partecipazione di centocinquanta archi diretti da Corelli e di un centinaio di cantori.

Nel 1702 si esibì alla corte di Napoli, da dove ritornò amareggiato. Iniziò quindi un periodo di irreversibile declino. Nel 1708 lasciò ogni attività pubblica; trascorse gli ultimi anni di vita in volontario ritiro, a Roma. La sua fama nazionale ed europea non venne però mai meno tra i contemporanei. Anche per questo fu sepolto nel Pantheon, dove tuttora si trova la sua tomba.

Un appuntamento importante, assolutamente da non perdere.

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