Stasera in tv appuntamento con I talenti di Bergamo
Una città “capitale”
Chi guarda Bergamo per la prima volta, nota subito la sua architettura unica. La città è divisa in due parti, Alta e Bassa, separate dalle imponenti mura venete, costruite nel 1500 e perfettamente conservate. Per salire nel nucleo più antico, si prende una funicolare che ha 150 anni e offre panorami mozzafiato sulla città e la pianura sottostante. Ci si mantiene in forma a camminare su e giù per le sue strade e le ripide scalinate che collegano la Città Bassa e quella Alta. Girovagando senza una meta precisa, ci si lascia suggestionare dal luogo e dalle persone che si incontrano. Come succede a Monica Ghezzi autrice del doc “I talenti di Bergamo”, in onda domenica 12 novembre alle 22.00 su Rai 5. Capita, poi, di rimanere affascinati dai toponimi di alcune strade o di vicoli che si imboccano casualmente. Come Via Porta Dipinta, Piazza del Fieno o Piazza Mercato delle Scarpe, una delle più antiche piazze di Bergamo Alta. Qui il tempo si è fermato e la struttura urbanistica è rimasta quella delle sue origini. Lo spiega Nino Gandini, bergamasco d’adozione, mentre sullo schermo del suo televisore scorrono le immagini in bianco e nero di un filmato Super8 realizzato negli anni ’20 da suo padre, durante una gita famigliare fuori porta, in Val Seriana.
Nino, classe 1933, ma solo sulla carta, non è il “tipico bergamasco chiuso e un po’ ruvido” come a volte si pensa. Ha una moglie svedese e figli e nipoti sparsi tra i vari continenti. È lui a spalancare la porta di una Bergamo meno raccontata, lontana dal cliché della città industriosa e iper-produttiva come spesso viene descritta. Una Bergamo più sensibile, pervasa da una spiccata anima creativa espressa dai molti artisti che proprio qui hanno trovato terreno fertile per coltivare e crescere il proprio genio.
Appuntamento assolutamente imperdibile.