Stasera in tv appuntamento con "I 10+2 Comandamenti"
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Stasera in tv appuntamento con “I 10+2 Comandamenti”

“Non ammazzerai” – “Non sarai adultero”

Stasera in tv appuntamento con "I 10+2 Comandamenti"

È il corpo il protagonista del nuovo appuntamento con “I 10+2 Comandamenti”, la serie prodotta da Officina della Comunicazione in collaborazione con Rai Documentari, in onda mercoledì 7 agosto in seconda serata su Rai 1. Don Marco Pozza esplora i comandamenti “Non ammazzerai” – “Non sarai adultero”. Nel primo caso si ha a che fare con il principio di sopravvivenza, nel secondo il corpo diventa lo strumento attraverso cui rompere un patto d’amore, cedere alla carne. La prima storia è quella di Don Fortunato di Noto, un prete, un uomo di Dio, che da quasi trent’anni dà la caccia a pedofili su internet. La storia di don Fortunato, dell’Associazione Meter e di tutti i suoi volontari è la testimonianza che pur visitando l’inferno si può coltivare una scintilla di Paradiso. Nella seconda storia una coppia riesce a sopravvivere alla peggiore delle crisi. Dopo un tradimento extraconiugale, Vito e Veronica affrontano un difficile periodo di grande dolore e accuse reciproche. Ne escono trovando il conforto di altre coppie che si ritrovano nella comunità di Retrouvaille, un luogo d’incontro di matrimoni “smarriti”.
Pozza, originario di Calvene, in provincia di Vicenza e diocesi di Padova, è ordinato prete il 6 giugno 2004 dal vescovo di Padova Antonio Mattiazzo. Dopo l’ordinazione, diventa vicario parrocchiale presso la parrocchia della Sacra Famiglia, a Padova. Durante questo periodo, colpito dall’assenza dei giovani alle celebrazioni eucaristiche, decide di incontrarli nei locali padovani all’ora dell’aperitivo: per questo motivo viene soprannominato “Don Spritz”. Per la sua opera di evangelizzazione presso i giovani, nel 2007 è protagonista di una puntata del Testimone, su MTV, dal titolo La vocazione, nella quale si parla dei giovani consacrati, della loro vita nel mondo moderno e di crisi della religiosità nella società.

Dal 17 settembre 2011 è anche cappellano presso il carcere di massima sicurezza “Due Palazzi” di Padova.

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