Stasera in tv appuntamento con “Hell. Esplode la furia”
Van Damme va in prigione
L’azione è ancora protagonista – sabato 4 novembre, alle 21.20 su Rai 4 – con il film cult “Hell. Esplode la furia” (2003) di ambientazione carceraria, diretto dall’esperto Ringo Lam e interpretato da un’istituzione del genere come Jean-Claude Van Damme. L’ingegnere Kyle LeBlanc è stato ingiustamente accusato di omicidio e spedito a scontare la pena nel carcere di Marquezas, in Messico. Qui i detenuti sono vittima di un sadico gioco del Generale Hruschov che organizza, per il suo diletto personale, combattimenti all’ultimo sangue. Ovviamente il mansueto Kyle non viene risparmiato dal Generale, ma non si tira indietro, dimostrando di conoscere molto bene le arti marziali. Scomparso nel 2018, Ringo Lam è stato uno dei pochi registi di Hong Kong capace di sfondare anche negli Stati Uniti grazie a una solida collaborazione con il divo del cinema Jean-Claude Van Damme, con il quale ha lavorato anche in “Maximum Risk” (1996) e “The Replicant” (2001).
Dopo aver studiato intensamente le arti marziali sin dall’età di dieci anni, ispirato da Bruce Lee, Van Damme ottenne il successo in patria come artista marziale e culturista, guadagnandosi il titolo di “Mr. Belgium Junior-Overall Winner 1978-1979″[1] nella seconda disciplina.
Emigrò negli Stati Uniti nel 1982 per intraprendere la carriera di attore ottenendo il successo con Senza esclusione di colpi (1988), basato su una storia raccontata da Frank Dux la cui veridicità è stata messa in discussione. Noto volto del cinema d’azione statunitense, ottenne diversi successi al botteghino; il suo film più riuscito in termini economici, Timecop (1994), ebbe un incasso di oltre cento milioni di dollari.
Nel 2010 circolò la voce che Van Damme, allora cinquantenne, fosse stato colpito da un infarto mentre si trovava sul set, e di un suo ricovero; effettivamente, la produzione del film si fermò in seguito ad un suo malore tuttavia, Van Damme smentì che si trattasse di un infarto.