Indefinibile eppure inconfondibile, esaltato da Ennio Flaiano e Natalia Ginzburg, irriverente e intelligentissimo, intrinsecamente anticonformista, a “Grandi della Tv”, in onda domenica 12 maggio alle 17.30 e lunedì 13 maggio alle 22.10 su Rai Storia, è di scena Paolo Poli. Il racconto di Edoardo Camurri parte dalle origini: nasce a Firenze il 23 maggio 1929, per ironia della sorte nell’anno del concordato fra Stato e Chiesa. Lui, così avverso alla religione, o a qualsivoglia divisa o ordine costituito. Padre carabiniere e madre maestra montessoriana, crescerà leggendo ogni genere di libro e travestendosi con gli abiti dismessi della zia giocando a fare la gran signora. È talmente bello che fa innamorare uomini e donne, ha un’attitudine naturale alla memorizzazione di testi lunghi e difficili, predisposizione che gli farà avere successo nelle “recitine” facendogli scoprire l’ambizione di diventare attore. E così sarà. Inizia con il teatro, ma le prime occasioni gli vengono offerte dal cinema: reciterà ne “Le due orfanelle”, dove si ritrova a rimpiazzare Mario Girotti (che diventerà Terence Hill) e poi in “Camping”, film d’esordio del suo amico Zeffirelli, rinnegato dallo stesso regista. Esperienze che gli chiariscono sin da subito che sì, lui vuole fare l’attore, ma non per il cinema. Per sbarcare il lunario approderà in un altro mondo, quello della Tv, dove capisce che nella Rai degli anni Sessanta basta non dare troppa noia, rendendosi piacevole e divertente, e mai eccessivamente ambiguo. Ci arriva grazie alla messa in scena a Milano di una memorabile versione di “Cappuccetto rosso” del 1959. Il mondo dell’infanzia, d’altronde, lo accompagnerà sempre, da quando come spalla di Sandra Mondaini interpreta Filiberto, fanciullo buono e sfortunato, a quando parteciperà alla Tv dei ragazzi. Le fiabe sono materia prima, ingredienti ottimi da reinventare ogni volta. “Chissà chi lo sa”, “Controcanale” e poi “Canzonissima”.
Appuntamento assolutamente imperdibile.