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La ferrovia umbra
L’Umbria, confinante a nord-est e est con le Marche, a nord-ovest e ovest con la Toscana, a sud e a sud-ovest con il Lazio, comprendendo anche un’exclave nelle Marche, (frazione di Monte Ruperto, che appartiene al comune di Città di Castello), il capoluogo regionale è Perugia mentre le province sono quelle di Perugia e Terni.
Caratterizzata da una spiccata varietà paesaggistica, in virtù del continuo susseguirsi di aree collinari e fondovalle fluviali, questo articolato sistema orografico, che si identifica con le zone della Valle Umbra e della Valtiberina nel settore orientale e meridionale della regione si innalza progressivamente con le dorsali montuose della Valnerina fino a superare i 2 400 metri (gruppo del Monte Vettore) nel massiccio dei Sibillini, condiviso con le Marche. L’idrografia offre il quarto lago naturale più esteso d’Italia, il Trasimeno, il lago di Piediluco (condiviso col Lazio) e il bacino artificiale di Corbara; nella regione scorrono inoltre molti torrenti di ridotte dimensioni e numerosi fiumi: i maggiori tra questi sono il Tevere, che raccoglie quasi tutte le acque degli altri fiumi umbri, il Nera(116 km), il Paglia (86 km), il Chiascio(82 km), il Topino (77 km) e il Nestore(42 km)
Il territorio regionale è costellato da città ricche di storia e tradizioni. La regione fu abitata già in epoca protostorica dagli Umbri e poi dagli Etruschi.