Stasera in tv appuntamento con Franco Battiato in tournée
Il concerto del 1982 all’Arena di Verona
Cantautore tra i più influenti in Italia, apprezzato per la varietà di stili musicali che ha approfondito e combinato tra loro, dopo l’iniziale fase di musica leggera della seconda metà degli anni sessanta è passato al rock progressivo e all’avanguardia colta nel decennio seguente, con diversi lavori considerati importanti anche all’estero. Successivamente, dall’album L’era del cinghiale bianco del 1979, si è allontanato dalla musica sperimentale ed è passato ad un personale pop d’autore che ha iniziato a farlo conoscere al grande pubblico (in particolare nel 1981 con La voce del padrone, suo apice anche di vendite), con testi criptici e citazionistici, musiche con influenze new wave e la presenza di incursioni classiche negli arrangiamenti.
Nel corso della sua carriera, in cui ha ottenuto un vasto successo di pubblico e critica, si è avvalso dell’aiuto di numerosi collaboratori; in particolare emergono due figure chiave, con le quali Battiato ha mantenuto costantemente contatti professionali e di amicizia, ovvero il compositore e violinista Giusto Pio e il filosofo Manlio Sgalambro. Con Pio ha collaborato dal 1976 fino all’ultima apparizione a Sanremo 1999, realizzando successi come Centro di gravità permanente, L’era del cinghiale bianco, Voglio vederti danzare, Il vento caldo dell’estate, Alexander Platz (derivante da un brano composto da Battiato e Giusto Pio negli anni ’70 per Alfredo Cohen con il titolo Valery e riadattato successivamente con un testo per Milva), Cuccurucucù, I treni di Tozeur