Stasera in tv appuntamento con Franco Battiato in tournée
Ritorno al 1982
Il concerto di Franco Battiato nella scenografica Arena di Verona, registrato nell’estate del 1982. Una galleria musicale di grandi successi che Rai Cultura propone mercoledì 20 dicembre alle 22.15 su Rai 5. Battiato porta in scena una scaletta entrata nella memoria collettiva della nazione – da “L’era del cinghiale bianco” a “Cucurucucù”, da “Centro di gravità permanente” a “Bandiera bianca” – intrattenendo con il pubblico una vivace conversazione tra un brano e l’altro.
Cantautore tra i più influenti in Italia, apprezzato per la varietà di stili musicali che ha approfondito e combinato tra loro, dopo l’iniziale fase di musica leggera della seconda metà degli anni sessanta è passato al rock progressivo e all’avanguardia colta nel decennio seguente, con diversi lavori considerati importanti anche all’estero. Successivamente, dall’album L’era del cinghiale bianco del 1979, si è allontanato dalla musica sperimentale ed è passato ad un personale pop d’autore[5] che ha iniziato a farlo conoscere al grande pubblico (in particolare nel 1981 con La voce del padrone, suo apice anche di vendite), con testi criptici e citazionistici, musiche con influenze new wave e la presenza di incursioni classiche negli arrangiamenti.
Nel corso della sua carriera, in cui ha ottenuto un vasto successo di pubblico e critica, si è avvalso dell’aiuto di numerosi collaboratori; in particolare emergono due figure chiave, con le quali Battiato ha mantenuto costantemente contatti professionali e di amicizia: il compositore e violinista Giusto Pio e il filosofo Manlio Sgalambro.
Dal novembre 2012 all’aprile 2013 ha portato avanti una breve esperienza in qualità di assessore al turismo della Regione Siciliana nella giunta di centrosinistra del presidente Rosario Crocetta, dichiarando di non voler ricevere alcun compenso.
Attorno al 1990 Battiato inizia a percorrere altri campi espressivi, avvicinandosi con diletto e curiosità al mondo della pittura. Per l’artista l’esprimersi tramite le arti figurative rappresenta un esperimento di autoanalisi e miglioramento di sé.