Stasera in tv appuntamento con Dorian, l’arte non invecchia
Felice Casorati
Dopo la morte del padre, nel 1917 si trasferisce con la famiglia a Torino, divenendo ben presto una figura centrale nei circoli intellettuali della città. Frequenta il compositore Alfredo Casella con cui condivide la passione per la musica, testimoniata anche dal figlio che in un’intervista afferma “Verso sera per tutta la vita dedicò almeno mezz’ora al pianoforte, suonava per sé e non per gli altri, sovente a quattro mani con mia madre”. Stringe rapporti di amicizia con Piero Gobetti, aderendo nel 1922 al gruppo antifascista della “Rivoluzione Liberale”, e per questo viene arrestato e dopo pochi giorni rilasciato. Nel 1923 lo stesso Gobetti gli dedica una biografia.
In questi stessi anni apre nel suo studio di Torino la “Scuola di Casorati”, luogo di insegnamento per giovani artisti. Con i suoi allievi espone nel 1929 alla mostra “Casorati fra i discepoli”, accompagnata da un testo di Giacomo Debenedetti in cui sono ricordati, tra gli allievi, Mario Bionda, Silvio Avondo, Nella Marchesini, Daphne Maugham, Marisa Mori, Andrea Cefaly junior, Sergio Bonfantini, Giuseppina Ferraris, Albino Galvano, Paola Levi Montalcini, Lalla Romano, Riccardo Chicco.
Nel ruolo di insegnante forma Francesco Menzio, Carlo Levi, Gigi Chessa e Jessie Boswell, che in seguito entreranno a far parte del gruppo dei “Sei pittori di Torino”. Figurano tra i suoi studenti anche i pittori piemontesi Beppe Levrero, Enrico Accatino e Caty Torta, e la pittrice modenese Ida Donati Formiggini, moglie di Pio Donati.