Stasera in tv appuntamento con "Documentari d'autore"
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Stasera in tv appuntamento con “Documentari d’autore”

“Giulio Cesare. Compagni di scuola”

Stasera in tv appuntamento con "Documentari d'autore"

Nella storia di una grande scuola, il Liceo ginnasio Giulio Cesare di Roma, c’è la storia di un grande paese. Dalla fondazione dell’istituto in epoca fascista ai giorni nostri. Passando per il Sessantotto e gli anni di piombo. Il tutto raccontato direttamente dalle voci di quei tantissimi che hanno affollato le aule dell’istituto: dagli ex allievi più celebri fino agli studenti del 2014. E’ il documentario di Antonello Sarno “Giulio Cesare. Compagni di scuola”, in onda sabato 17 agosto alle 23.10 su Rai Storia per “Documentari d’autore”.

L’ingresso è composto da un alto porticato in stile razionalista, che anticipa l’accesso al primo grande cortile, con l’entrata più grande di tutti i licei di Roma, al centro del quale si trova una statua bronzea di Giulio Cesare (Fonderia Laganà – Napoli), a cui il liceo è dedicato, riproduzione della scultura posta di fronte al Foro di Cesare su via dei Fori Imperiali, che a sua volta riprende una statua con corazza acefala rinvenuta negli scavi del Foro di Traiano ed esposta nel Museo dei Fori Imperiali.

La costruzione è organizzata in tre piani di altezza, un piano terra e un piano seminterrato. All’interno sono ospitati il “Museo della scuola” e il “Musis” (Museo della Scienza e dell’Informazione Scientifica, presente anche in altri istituti superiori romani).

Il liceo viene fondato il 1º ottobre 1933 col nome di regio liceo ginnasio Giulio Cesare, con sede centrale in piazza Indipendenza, e una succursale in via Cernaia. Primo preside fu nominato Guido Rispoli che nel dopoguerra andrà a dirigere l’Ente per le biblioteche popolari e scolastiche italiane.

In seguito all’aumento della popolazione scolastica, venne edificata appositamente una nuova sede in corso Trieste, inaugurata da Benito Mussolini e dal ministro Giuseppe Bottai, il 28 ottobre 1936 con una cerimonia solenne. L’edificio costituiva un esempio dell’architettura razionalista di quel tempo.

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