Stasera in tv appuntamento con Documentari d’autore
“Anna Piaggi. Una visionaria nella moda”
Il mondo della moda, tra la fine degli anni Sessanta fino all’inizio del 2000, ha avuto un personaggio chiave che ne ha incarnato lo spirito e ne ha raccontato la storia in presa diretta: la giornalista Anna Piaggi, testimone vivente di quella contaminazione tra arte, società e cultura che ha cambiato la moda e ne ha decretato il successo su scala mondiale. Il film di Alina Marazzi “Anna Piaggi. Una visionaria nella moda” – in onda sabato 11 novembre alle 22.35 su Rai Storia per il ciclo “Documentari d’autore” – ripercorre la storia di questa giornalista d’eccezione toccando le città capitali della moda: Parigi, Londra, Milano, New York e utilizzando immagini d’archivio e le testimonianze di alcuni dei più conosciuti stilisti del mondo.
Prima di diventare giornalista fu traduttrice per Arnoldo Mondadori Editore. Cugina di Natalia Aspesi, si sposò con il fotografo Alfa Castaldi a New York nel 1962, rimanendo vedova nel 1995. Lavorò per giornali e riviste, come l’Espresso e Panorama, e contribuì a creare periodici quali Arianna o Vanity (a cui collaborano diversi artisti emergenti come Edland Man). Ispirò lo stilista Karl Lagerfeld che le avrebbe poi dedicato il volume Anna-cronique del 1986: la stessa Piaggi collaborò alla stesura del libro. Come scrittrice, Piaggi venne paragonata a Ruth Rendell per i suoi intrecci. Anticipando e inventando il ruolo del direttore creativo, ma anche i concetti stessi di made in Italy o di vintage, la Piaggi incarnò la vocazione italiana ed europea all’accumulo intelligente di esperienze, influenze e mode, elaborandole in un prodotto ad alto contenuto creativo capace di inventare la tendenza e trascinare designer e creativi di tutto il mondo.
La sua Doppie Pagine, celebre rubrica ideata nel 1988 per Vogue Italia, faceva trasparire una vena sovversiva, ambigua ma rigorosa del suo stile, instillando interrogativi dietro le quinte delle passerelle.