Stasera in tv appuntamento con Cronache di terra e di mare
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Stasera in tv appuntamento con Cronache di terra e di mare

Andrea Doria. Genova e il suo principe

Stasera in tv appuntamento con Cronache di terra e di mare

Genova è il punto di partenza e di arrivo dell’ascesa di Andrea Doria, da giovanissimo soldato di ventura, orfano e senza mezzi, a signore di fatto di quella città che, con lui, torna a essere una potenza economica di primo piano. Genova e il suo principe sono al centro dell’ultimo appuntamento con Cristoforo Gorno e con “Cronache di terra e di mare”, in onda venerdì 10 maggio alle 21.10 su Rai Storia.

A consacrare definitivamente anche a Genova l’immagine del condottiero ormai quasi cinquantenne fu l’episodio della fortezza Briglia (1514). All’epoca, Genova era sotto il controllo dei francesi, i quali mantenevano in città due guarnigioni, a Castelletto e alla Briglia, una fortezza fatta costruire dal re Luigi XII di Francia. Ubicata sullo stesso colle dove sorgeva la torre del faro, la Briglia dominava il porto, tenendolo sotto il tiro dei suoi cannoni.

Dopo la battaglia di Ravenna (1512), a Genova si affermò il partito antifrancese guidato da Giano Fregoso. I francesi inviarono alla Briglia, che bloccava il traffico portuale, un vascello da guerra per rifornirla di vettovaglie. Doria, nominato comandante del porto e della flotta, guidò personalmente un’azione che si concluse con la presa del vascello.

I francesi rientrarono a Genova, ripristinando il controllo sulla Briglia, mentre Doria e la flotta ripararono a La Spezia. Le fortune francesi declinarono nuovamente poco dopo, con la sconfitta di Novara (1513) ad opera degli svizzeri, alleati del Papa. Andrea Doria ritornò così a Genova, aiutando Ottaviano Fregoso ad insediarsi come nuovo Doge e distruggendo definitivamente la Briglia nel 1514.

Si è dunque visto che Andrea Doria diventò marinaio piuttosto tardi, oltre i quarant’anni. Si adattò benissimo: riconfermato a capo della flotta, iniziò nel 1513 con due galee di sua proprietà a pattugliare il mar Ligure ed il Tirreno, contro i temibili corsari barbareschi.

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