Stasera in tv appuntamento con Cronache di terra e di mare
Andrea Doria. Genova e il suo principe
Genova è il punto di partenza e di arrivo dell’ascesa di Andrea Doria, da giovanissimo soldato di ventura, orfano e senza mezzi, a signore di fatto di quella città che, con lui, torna a essere una potenza economica di primo piano. Genova e il suo principe sono al centro dell’ultimo appuntamento con Cristoforo Gorno e con “Cronache di terra e di mare”, in onda lunedì 27 novembre alle 21.10 in prima visione su Rai Storia.
Il padre di Andrea Doria si trovò a un certo punto costretto a vendere i suoi titoli feudali, ed entrambi i genitori morirono relativamente giovani lasciando Andrea orfano a diciassette anni. A quei tempi, un giovane nobile che voleva migliorare la sua condizione poteva intraprendere due strade: il mestiere delle armi o la carriera ecclesiastica. Andrea scelse di diventare un soldato. Si recò quindi nel 1485 a Roma, città in cui il cugino Nicolò Doria, suo lontano parente e congiunto a sua volta di papa Innocenzo VIII (il genovese Giovanni Battista Cybo), comandava la guardia del papa. Grazie alla parentela ottenne un posto da ufficiale, svolgendo il suo servizio fino alla morte di Innocenzo, avvenuta nel 1492.
Iniziò quindi una vera e propria carriera da soldato di ventura, a servizio dei Montefeltro, degli Aragonesi e di Giovanni della Rovere, signore di Senigallia, nipote di Sisto IV e fratello del futuro papa Giulio II.
A consacrare definitivamente anche a Genova l’immagine del condottiero ormai quasi cinquantenne fu l’episodio della fortezza Briglia (1514). All’epoca, Genova era sotto il controllo dei francesi, i quali mantenevano in città due guarnigioni, a Castelletto e alla Briglia, una fortezza fatta costruire dal re Luigi XII di Francia. Ubicata sullo stesso colle dove sorgeva la torre del faro, la Briglia dominava il porto, tenendolo sotto il tiro dei suoi cannoni.