Stasera in tv appuntamento con “Crimes of the Future”
In prima visione il futuro secondo Cronenberg
L’azione si svolge in un futuro non molto distante: i cambiamenti climatici hanno provocato mutazioni anche sulla specie umana e le persone fra l’altro non percepiscono più il dolore fisico. L’ex chirurga Caprice è diventata un’artista che realizza delle performance operando il suo compagno, Saul, che ha la facoltà di sviluppare continuamente nuovi organi. La coppia attira l’attenzione di un’investigatrice, Timlin, che lavora per un’agenzia governativa, e di un gruppo sovversivo che si sta adattando a nutrirsi di plastica. A otto anni dal suo ultimo lavoro, Cronenberg torna alla regia con un film contorto e visionario, pienamente nel suo stile, a metà strada fra Alien e Blade Runner, ma la finitura è quella di uno degli autori più originali e controversi del cinema d’oggi.
Cronenberg è nato a Toronto, nell’Ontario, il 15 marzo del 1943, figlio di Milton Cronenberg, uno scrittore ed editorialista statunitense originario di Baltimora (nel Maryland), e di Esther Sumberg, una musicista canadese, entrambi provenienti da famiglie ebraiche aschenazite d’origine lituana. Cresciuto in un clima familiare laico e progressista, Cronenberg si dichiara ateo: “Molte sono le cose che ci aiutano a evadere dalla realtà del corpo umano che per me, ateo che non crede a una vita ultraterrena e allo spirito che vive separatamente dal corpo, è un’evasione dalla realtà della condizione umana.” Si laurea in lettere all’Università di Toronto, e attraverso i suoi studi ha detto di aver trovato ispirazione per il suo cinema da letture filosofiche e dagli autori della Beat Generation, come William S. Burroughs e da altri come Vladimir Nabokov.
Un appuntamento importante, atteso, assolutamente da non perdere.