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Stasera in tv appuntamento con “Come de carta”

Il terremoto ad Amatrice

Otto anni fa, il 24 agosto, un sisma violentissimo scuote il centro Italia. Uno dei paesi più colpiti è Amatrice, tra i borghi più belli d’Italia, che viene raso al suolo. Rimane in piedi solo un campanile che svetta altissimo al centro di una spianata di macerie. Una storia di immagini, suoni, voci che Graziano Conversano racconta nello speciale “Come de carta”, in onda sabato 24 agosto alle 18.45 su Rai Storia in occasione dell’anniversario del sisma. “Mi sono volutamente smarrito – racconta Conversano che ha realizzato lo speciale seguendo la vita di Amatrice per quasi un anno – tra le macerie ed i borghi distrutti rendendomi leggero e privo di coscienza critica cercando di registrare discorsi privi di suono e sguardi pieni di parole. Una comunità intera è in attesa, aspetta, dopo il terribile terremoto; non resta che attendere che succeda qualcosa. Un altro terremoto? Degli alloggi confortevoli? Infrastrutture per il bestiame? Dei negozi dove poter fare la spesa? O semplicemente si attende che la natura faccia il suo corso”.
A seguito degli eventi sismici, fu approvato il D.L. 17 ottobre 2016, n. 189 – “Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici del 2016, convertito in Legge 15 dicembre 2016, n. 229 (GUSerie Generale n. 294 del 17-12-2016).
Il decreto abroga il potere del commissario straordinario e dei vice-commissari di assicurare il “monitoraggio degli aiuti previsti dal presente decreto al fine di verificare l’assenza di sovracompensazioni nel rispetto delle norme europee e nazionali in materia di aiuti di stato”, potere che viene limitato a favore degli interventi di ricostruzione di opere pubbliche.
Viene disposta la nomina di un nuovo Commissario, da parte della Presidenza del Consiglio, l’impignorabilitàdei fondi statali erogati “a soggetti pubblici e privati”, purché “depositati su singoli conti correnti bancari a tal fine attivati e intestati alla gestione del Commissario delegato o straordinario” (artt. 38-39).

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