Stasera in tv appuntamento con “Cinema Italia”
San Michele aveva un gallo
Il film ha avuto una vicenda produttiva e distributiva tormentata. Prodotto nel 1972 con un budget molto ridotto, è uscito nelle sale cinematografiche italiane solo quattro anni dopo.
I Taviani si sono ispirati al racconto Il divino e l’umano di Tolstoj nel quale erano descritte le vicende di due rivoluzionari populisti, il primo dei quali (Svetlogùb) legge per caso il Vangelo, rinnega la violenza e vive gli ultimi giorni prima dell’esecuzione sotto l’influsso delle Beatitudini, l’altro (Meženetskij) resta fedele alle sue idee di rivoluzionario, ma si uccide perché incapace di sopportare lo scherno della nuova generazione di rivoluzionari marxisti che lo considerano un sovversivo patetico e votato alla sconfitta. Nel film dei Taviani è rappresentata, pressoché fedelmente, solo la vicenda di Meženetskij.
È il terzo dei quattro film dei Taviani interpretati da Giulio Brogi, dopo I sovversivi(1967) e Sotto il segno dello scorpione(1969) e prima di Il prato (1979).
Per il Dizionario Morandini è «uno dei film più equilibrati e armoniosi» e per il Dizionario Mereghetti «uno dei film più sentiti e riusciti» dei fratelli Taviani, che hanno saputo sopperire ai limiti produttivi concentrando l’intero film sul protagonista, un bravissimo Brogi.
Il film è «un apologo affascinante sul conflitto politico-esistenziale tra socialismo utopistico e socialismo scientifico, tra due modi di intendere la rivoluzione, l’anarchico e il marxista».
Un appuntamento assolutamente da non perdere.